Il Consiglio regionale ha approvato  la manovra finanziaria. Sia la legge Finanziaria che la legge di bilancio hanno avuto il via libera con 30 sì e  15 no.

Con l'approvazione della Manovra Finanziaria la Giunta regionale mette a disposizione della Sardegna oltre 7 miliardi e 400 milioni di euro per sostenere la ripresa, favorire lo sviluppo e avviare il risanamento del debito in Sanità, una voragine non più sostenibile che rosicchia 300 milioni in più all'anno rispetto a quanto dovrebbe.

Al lavoro fatto in Commissione, che aveva già portato all'azzeramento dell'aumento di Irpef e Irap e al totale rifinanziamento del fondo per le politiche sociosanitarie grazie a ulteriori 30 milioni, si aggiungono gli incrementi deliberati dall'Aula di via Roma: 5 milioni e mezzo in più sono stanziati per le politiche del lavoro, 5 per il sistema universitario, 6 per la Cultura fra biblioteche, teatri e scuole civiche, 4 milioni e 200mila euro per le Attività produttive. 

"È una Manovra strategica che mette in campo risorse importanti per riformare e rendere più efficiente la Sanità e sostenere lo sviluppo della Sardegna, che finalmente registra i primi segnali di ripresa con più crescita, più lavoro e meno disoccupazione”, dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru, sottolineando come questa Finanziaria vada vista complessivamente anche rispetto alle risorse europee che valgono un miliardo in più. “Durante tutto il percorso, la maggioranza ha mostrato grande coesione e determinazione – prosegue il presidente Pigliaru - , doti che saranno ancor più essenziali  nella fase che si va ad aprire ora. Serve una forte accelerazione da parte del Consiglio per portare avanti le riforme di cui la Sardegna ha urgente bisogno, a partire dalla ASL unica e la rete ospedaliera, passaggi fondamentali per assicurare risparmi e migliore qualità nella sanità, sino alla legge sulla semplificazione e alla legge urbanistica.”

"Oggi chiudiamo due mesi di lavoro e confronto in Consiglio, lavoro molto intenso ma estremamente utile perché il primo importante risultato è stato l'azzeramento dell'aumento delle tasse, un impegno preciso che abbiamo mantenuto, strada che non era percorribile prima dell'approvazione del preconsuntivo - sottolinea l'assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci -. Abbiamo trovato le risorse per sistemare il pacchetto delle politiche sociali, 30 milioni di fondi europei immediatamente disponibili, e poi ci sono una serie di stanziamenti per affrontare i temi più delicati e le priorità individuate insieme alla maggioranza e quindi lavoro, cultura, università. Abbiamo anche un importante piano di opere pubbliche che contribuirà a dare un'ulteriore scossa all'economia, muovendo imprese e creando nuova occupazione".

In particolare, il pacchetto Lavoro mette in campo 1 milione e mezzo in più per i cantieri verdi, altrettanti per i cantieri in utilizzo con i lavoratori socialmente utili, ancora 1 milione e mezzo per i lavoratori in house delle Province e un milione per l'interramento dei cavi telefonici aerei.

Per l'Università l'importo aggiuntivo di 5 milioni sarà suddiviso fra legge 26 (2 milioni e 600mila euro), Ersu (1 milione), ricerca dunque legge 7 (1 milione) e Università diffusa (400mila euro). Ci sono poi 930mila euro per la tutela e la promozione della lingua sarda, 600mila euro per il nuovo Fondo Unico che finanzia le Onlus che accolgono gli ex detenuti, 1 milione 400mila euro in più agli Enti locali - ai quali è già destinato il Fondo Unico da 600 milioni di euro - per garantire il funzionamento di scuole civiche di musica, bande e Proloco.

Un milione e 600mila euro in più andranno ai diversi teatri della Sardegna, 500mila euro alle biblioteche che saranno così per il 90% a carico della Regione, 400mila euro alle società sportive o che gestiscono campi sportivi per l'acquisto di defibrillatori. Viene garantito annualmente il co