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Il capogruppo di Forza Italia, l'avvocato Pietro Pittalis, con 152.929 euro si conferma il consigliere regionale con il reddito più alto anche nel 2015 rispetto a quanto guadagnato nell'anno precedente, quando aveva dichiarato 185.650 euro.
Al secondo posto sale dalla terza posizione del 2014 Attilio Dedoni, capogruppo dei Riformatori e presidente della commissione d'inchiesta sulla spesa sanitaria, che dichiara 142.398 euro con una variazione patrimoniale riguardante un'eredità, mentre al terzo posto c'è il leader dell'Udc, Giorgio Oppi, con 135.648 euro.
Tutte new entry i consiglieri più "poveri": in attesa di pensione Pierfranco Zanchetta, dell'Upc, che dichiara 339 euro, un fabbricato a La Maddalena, un'auto, una moto e una piccola imbarcazione; il neo consigliere Uds Giovanni Satta - fresco di nomina dopo l'arresto per traffico di droga - con 4.452 euro e due partecipazioni in altrettante società di Olbia e Buddusò; l'ormai ex consigliere Fdi Gianni Lampis (sostituito da Satta), che dichiara il 50% di un fuoristrada e 1/6 di 26 terreni agricoli.
Tra coloro che dichiarano di meno ci sono anche i consiglieri subentrati in corsa nella tormentata vicenda dei seggi in bilico o a causa delle inchieste giudiziarie.
E' il caso di Antonio Gaia (Upc) con 21.188 euro e il 50% di un fabbricato a Selargius e di Giancarlo Carta (Fi) - che sta sostituendo Antonello Peru attualmente in carcere - con 30.065 euro, un appartamento a Sassari e la partecipazione in una società di Sassari.
Tra le poche particolarità delle dichiarazioni patrimoniali, pubblicate oggi sul sito istituzionale del Consiglio regionale (e in attesa di pubblicazione sul Buras), ci sono soltanto le variazioni di redditi dei consiglieri che nel 2013 erano ancora fuori dall'Aula.
Si tratta dell'esponente Pdci Fabrizio Anedda, che nel 2014 dichiarava 81 euro e nel 2015 61.918, l'esponente di Forza Italia Ignazio Locci - da poco sopra gli 8.500 euro ai 61.968 euro del 2015 e una nuova auto - e dei tre consiglieri Sel Luca Pizzuto, segretario regionale del partito - passato da 16.113 della dichiarazione 2014 a 61.820 del 2015 - Francesco Agus, presidente della commissione Riforme - da poco oltre 19mila euro a 64.320 del 2015 - e il vice presidente dell'Assemblea, Eugenio Lai - da 16.777 euro del 2014 a 65.316 del 2015.
Superano gli 80 mila euro annui (2015) l'ex presidente della Regione e coordinatore di Fi Ugo Cappellacci con 98.435 euro, Piermario Manca (PdS) con 97.616 euro, Luigi Crisponi (Riformatori) con 94.485 euro, il vice presidente del Consiglio regionale, oggi in carcere, Antonello Peru (Fi) con 90.194 euro, Marco Tedde (Fi) con 90.390 euro, Gaetano Ledda (La Base) con 89.859 euro, Edoardo Tocco (Fi) con 89.683 euro, Oscar Cherchi (Fi) con 87.332 euro, il coordinatore dei Riformatori Michele Cossa con 86.317 euro, Augusto Cherchi (PdS) con 85.901 euro, il capogruppo di Sel Daniele Cocco con 85.757 euro, il capogruppo Pd Pietro Cocco con 85.719 euro, Luigi Lotto (Pd) con 85.353 euro, il capogruppo di Si Emilio Usula (Rossomori) con 85.252 euro, Antonio Solinas (Pd) con 84.889 euro, Gian Mario Tendas (Pd) con 84.729 euro, Lorenzo Cozzolino (Pd) con 84.365 euro, Christian Solinas (Psd'Az) con 83.824 euro, Cesare Moriconi (Pd) con 83.597 euro, Franco Sabatini (Pd) con 80.935 euro, Alessandra Zedda (Fi) con 81.096 euro, Gavino Manca (Pd) con 81.056 euro e Luigi Ruggeri (Pd) con 80.675 euro.
Tra gli 80 mila euro e i 60 mila ci sono: Alessandro Unali (Prc) con 74.637 euro, Giuseppe Pinna (Udc) con 74.620 euro, Raimondo Perra (Psi) con 74.235, Roberto Deriu (Pd) con 74.065 euro, Gianni Tatti (Udc) con 71.460 euro, Paolo Truzzu (Fdi) con 70.552 euro, Salvatore Demontis con 70.244 euro, il capogruppo Sdl Roberto Desini (Cd) con 69.818 euro, Rossella Pinna (Pd) con 69.423 euro, Valter Piscedda (Pd) con 68.939 euro, Daniela Forma (Pd) con 68.734 euro, Alessandro Collu (Pd) con 68.710 euro, Piero Comandini (Pd) con 67.686 euro, Giuseppe Meloni (Pd) con 67.475 euro, Paolo Zedda (Rossomori) con 67.454 euro, Stefano Tunis (Fi) con 62.455 euro e Marcello Or