La proclamazione degli eletti nel consiglio regionale della Sardegna, prevista per lunedi', 10 marzo, potrebbe slittare.

Ci sono infatti ancora grossi problemi per l'attribuzione dei seggi, soprattutto per il calcolo dei 'resti' e quindi la Corte d'Appello di Cagliari potrebbe emettere il verdetto a meta' della settimana prossima, quasi ad un mese dalle elezioni. Politicamente c'e' un presidente che sa di essere stato eletto dai sardi, Francesco Pigliaru, per il centrosinistra, ma non ha ancora ricevuto l'investitura ufficiale, e deve aspettare la proclamazione prima di prendere le consegne da Ugo Cappellacci, uscente.

Intanto proseguono le trattative tra i partiti della coalizione di centrosinistra per i nomi degli assessori. Certo e' che Pigliaru ha imposto due condizioni: la prima e' che in giunta non ci siano indagati, la seconda e' che la composizione dell'esecutivo sia paritaria, ovvero 6 uomini e sei donne. Il persidente Pigliaru e' alle prese anche con la grana, piu' politica che giudiziaria, della vicenda Hydrocontrol quando era assessore della programmazione nella Giunta guidata da Renato Soru: la Corte dei conti chiederebbe un danno erariale all'esecutivo di cui era componente perche' avrebbe partecipato al salvataggio della societa'.

Oggi, alle ore 16,30, e' attesa la riunione della Direzione regionale del Pd ad Oristano, con all'ordine del giorno i nomi degli assessori in quota al partito di maggioranza relativa, i dem, e la data e le modalita' del congresso regionale, che dovrebbe essere celebrato dopo le europee e le amministrative, ovvero il 29 giugno. Il problema piu' grosso pero' e' per Pigliaru, cioe' quello della composizione della Giunta.

Risolto il problema di Gianfranco Ganau (il piu' votato in assoluto in Sardegna con 10.129 voti) che ambiva alla presidenza del Consiglio regionale, 'spostato' alla carica di capogruppo del Pd, i democratici dovrebbero avere 4 assessori. Altri tre sarebbero scelti dal presidente e 5 ai partiti della coalizione, in tutto 12. Un solo nome e' dato per scontato: Raffaele Paci alla Programmazione e Bilancio, assessorato strategico, che il presidente vuole affidare ad un suo uomo.

Sugli altri nomi invece e' semplice esercizio cabalistico, dato che le diverse anime del Pd devono esprimere 4 nomi e stanno cercando di far quadrato sotto la regia del segretario Silvio Lai che cerca l'unitarieta'. Per il resto, un assessore sarebbe in quota Sel, uno in quota 'Partito dei Sardi', uno in quota 'Rossomori', uno Pdci-Rifondazione, uno Verdi-Idv. E tre sono in quota 'Presidente'.