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Gli allevatori sardi riceveranno 5.38 euro per ogni agnello marchiato Igp di Sardegna dal sostegno accoppiato. Si tratta di un aiuto cosiddetto diretto della comunità europea legato alla produzione.
Il totale del plafond è 5 milioni 312mila 742,79 euro e viene diviso, in base al numero di agnelli, tra quelli Igp italiani: oltre il sardo c’è quello del Centro Italia e l’Abbacchio romano.
La parte del leone spetta all’Igp di Sardegna al quale va il 75% del totale: 3 milioni 993mila 208 euro su 5 milioni 312mila 742 euro. Questo perché su un totale di 987mila 428 agnelli marchiati Igp nel 2018, quelli di Sardegna sono 742.232.
“Una boccata di ossigeno per gli allevatori e un premio per chi ha deciso di marchiare i propri agnelli con l’igp – ha dichiarato il presidente del Consorzio di tutela dell’agnello Igp Battista Cualbu -. Ancora una volta dimostriamo tra l’altro di essere virtuosi e di credere nella certificazione visto che pur contando nel 45% circa del patrimonio ovino italiano riusciamo ad avere il 75% del premio accoppiato”.
“La filiera è molto selettiva sulla qualità del prodotto – ha aggiunto il direttore del Consorzio Alessandro Mazzette –, infatti su 750.495 agnelli macellati e dichiarati Igp ne sono stati certificati 742.232. Più di 8 mila non sono stati ritenuti idonei perché non rispettavano i parametri di qualità stabiliti dal disciplinare. Le aziende che certificano Igp stanno crescendo di anno in anno. Adesso ne contiamo 4378”.
Il sostegno sarà destinato anche alle agnelle da rimonta che fanno parte di greggi che aderiscono ai piani regionali di selezione per la resistenza alla scrapie. In questo caso andranno 25.95 euro a 352mila 218 agnelle per un totale di 9 milioni 139mila 718 euro.