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Nell’ambito di autonoma attività d’iniziativa diretta alla prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni in materia di diritti d'autore, brevetti e marchi, la Guardia di Finanza di Nuoro ha individuato diversi soggetti dediti alla vendita on line di un rilevante catalogo di capi ed accessori di abbigliamento recanti marchi contraffatti, mediante l’utilizzo del noto social network “facebook”.
I rivenditori, distribuiti su tutto il territorio nazionale, avevano creato una vera e propria rete di vendita di prodotti contraffatti che si riforniva in Italia e all’estero e poteva contare su una fitta rete di clienti gestiti attraverso facebook e tramite whatsapp.
Il sistema, come riferito dai finanzieri, prevedeva la creazione di “gruppi chiusi” su facebook, in modo da evitare infiltrazioni da parte delle forze dell’ordine tra i clienti, e l’esposizione di corposi cataloghi di merce recante marchi di note griffe da cui scegliere.
Le ordinazioni dei clienti avvenivano mediante whatsapp e la consegna con i tradizionali corrieri.
Oltre venti sono state le perquisizioni delegate dalla procura della repubblica presso il tribunale di Nuoro eseguite e coordinate dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria barbaricino. Le perquisizioni oltre che a Nuoro e nel resto della Sardegna sono state eseguite anche in circa venti località dell’Italia peninsulare. I militari hanno anche sequestrato, presso una dogana in Lombardia, merce proveniente dall’estero e diretta ad alimentare l’illecito mercato nazionale.
L’attività di polizia giudiziaria eseguita in simultanea da diversi reparti del corpo, ha portato al sequestro di oltre 300 prodotti contraffatti e alla segnalazione di n. 21 persone per i reati di cui all’art. 474 c.p. - introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi e all’art. 648 c.p. – ricettazione.
Le indagini proseguono, ha spiegato la Guardia di finanza per assicurare le fonti di prova all’Autorità giudiziaria nuorese e identificare gli acquirenti a cui verranno comminate le previste sanzioni.