È sempre più fitta l’agenda del Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica, che nel giro di pochi mesi ha incontrato, in Gallura, 24 amministrazioni comunali su 26.

“L’obiettivo è infatti quello di confrontarsi con tutti i Sindaci galluresi, per condividere informazioni e strategie volte alla tutela del territorio. La speculazione in atto radicherebbe la Sardegna in un ruolo di servitù energetica della Penisola, con conseguenze devastanti sotto il profilo economico, paesaggistico, ambientale, storico-culturale. Il contrasto a questo saccheggio è doveroso e urgente – spiegano in una nota – Anche gli amministratori locali iniziano ad avere un quadro più completo della situazione a cui si andrà incontro, se non si sarà in grado di porre un argine agli assalti di multinazionali e piccole aziende che, come rapaci, stanno calando sulla terra sarda. È in gioco il destino della Gallura e di tutta l’Isola, che verrebbe sfigurata da una miriade di progetti falsamente ecologici e di taglia industriale”.

Martedì 27 febbraio una delegazione del Coordinamento è stata invitata ad intervenire al Consiglio Comunale convocato da Carlo Viti, Sindaco di Sant’Antonio di Gallura. Già nei mesi scorsi il Sindaco e il suo staff avevano incontrato più volte alcuni membri del Coordinamento, stabilendo una collaborazione che è sfociata infine nella delibera di Consiglio. Il documento, approvato all’unanimità, ha lo scopo di creare le massime condizioni di tutela per tutto il territorio comunale.

“I numerosi cittadini presenti hanno avuto modo di porre domande e di manifestare la propria contrarietà a progetti calati dall’alto che, incuranti della vocazione turistica e agricola di questo territorio, spazzerebbero via ogni legittima aspirazione locale. Sarebbe impossibile, infatti, pensare al futuro e a qualunque tipo di sviluppo all’interno di una landa industriale. È stato sorprendente, per molti, scoprire che i cosiddetti “signori del vento” progettano di innalzare le loro gigantesche pale anche su terreni privati, senza nemmeno aver consultato i proprietari” spiegano dal Coordinamento.

“Noi vogliamo continuare ad ammirare i nostri paesaggi e i nostri cieli notturni. Vogliamo continuare a godere del silenzio della nostra terra. Ricordiamoci che sono proprio queste caratteristiche a richiamare qui i turisti. Non vogliamo perdere tutto ciò che abbiamo”. Queste alcune delle parole pronunciate dai cittadini intervenuti.