I controlli sulla coltivazione e trattamento della canapa portati a termine dai carabinieri del Comando provinciale di Oristano hanno dato come esito l'arresto di tre persone e la denuncia di altre 17. Sono 1.700 i chili di infiorescenze di canapa rinvenuti, per un valore 17 milioni di euro, oltre a 16mila piante illegali sequestrate. Le operazioni hanno visto impegnati i militari dell'Arma della Compagnia di Oristano, Mogoro e Ghilarza.

Ben 500 gli obiettivi, tra aziende agricole, ovili, capannoni e terreni, ispezionati anche con l'aiuto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, che hanno portato alle irregolarità nella coltivazione di canapa, e detenzione illecita di armi. Tutte le ispezioni si sono concluse il 20 novembre scorso, la canapa sequestrata è stata analizzata dagli specialisti del Ris che hanno appurato che il principio attivo era più alto rispetto a quanto consentivo dalla normativa. 

In particolare, in una coltivazione di Tramatza sono stati sequestrati circa 1.500 chili di infiorescenze di canapa con un Thc superiore alla soglia consentita, già imballate e pronte per essere vendute, dal valore complessivo di 15 milioni di euro. I titolari dell'azienda agricola sono stati tutti denunciati. 

A Bonarcado e Milis sono stati arrestati tre ragazzi, che sarebbero stati sorpresi dai carabinieri mentre si prendevano cura di canapa proveniente da una loro coltivazione illecita. Sequestrati circa 700 chili tra piante e infiorescenze con principio attivo stupefacente superiore all'1%. 

Infine a Usellus sono state sequestrate circa 11.000 piantine di canapa trovate ad essiccare in un capannone a Gonnosnò. "Le piante provenivano da varie piantagioni regolari della Marmilla - spiegano i carabinieri - ma il loro trattamento non coerente alla sola coltivazione ha condotto al sequestro e alla denuncia di due persone". Nel corso dei controlli una persona è stata arrestata e tre denunciate per detenzione illecita di armi e munizioni.