Un reparto di degenza a gestione infermieristica, per pazienti che, dopo il ricovero in fase acuta, si trovano in via di dimissione. Una novità a Sassari che, da una parte, darebbe un ruolo centrale alla figura dell'infermiere e, dall'altra, consentirebbe un alleggerimento dei reparti, in particolare per quelli internistici.

È la sfida lanciata dal Direttore Generale dell’Aou di Sassari, Antonio D’Urso, nel corso del convegno «Un'occasione – ha dichiarato il manager – per dare a Sassari, e al Nord Sardegna, una risposta di tipo assistenziale, di fronte a una realtà locale e territoriale in cui scarseggiano le case della salute e l'assistenza domiciliare complessa H24. Vorrei avviare con voi questa sfida – ha aggiunto – per dare delle risposte alla città e al territorio, perché i malati, per loro dignità, non possono restare in reparto troppo a lungo».

Un ruolo di primo piano sarà svolto dal dipartimento delle professioni sanitarie con tutte le sue articolazioni (infermieri, ostetriche, tecnici sanitari, della riabilitazione e della prevenzione, tecnici sanitari di radiologia medica, quelli di laboratorio biomedico e delle professioni riabilitative).

«È da questo dipartimento – ha concluso D'Urso – che voglio rifondare l'ospedale. E questo non può avvenire semplicemente con un ordine di servizio. La scommessa, allora, è proprio questa: ricostruiamo questa azienda, perché è la nostra azienda. Lavoriamo assieme per gettare le premesse e avviare un percorso. Un tracciato che, intanto, come direzione ci vede impegnati, con il supporto dei revisori, a certificare i fondi del comparto e le fasce per il 2018».

Un invito raccolto da Pina Brocchi (Direttrice del dipartimento delle professioni infermieristiche dell'Aou sassarese). «L’Azienda ha una serie di problematiche che sentiamo nostre – ha detto – e che potrebbero essere in parte superate anche attraverso una organizzazione che vede gli infermieri protagonisti. A partire appunto da un reparto di degenza a gestione infermieristica, in cui si programma il percorso di uscita del paziente, con la presenza di figure professionali che facilitano questo iter e avviano i contatti sul territorio».

«A questo si aggiunge –  ha concluso la Brocchi – la creazione di un ambulatorio infermieristico, quindi la presenza del bed manager per la gestione dei letti dell'ospedale più che delle unità cliniche».

I lavori del convegno sono stati condotti dal presidente dell'Opi di Sassari, Piero Bulla e ha visto la partecipazione anche di Massimo Occhiena (docente ordinario di diritto amministrativo all'Università di Sassari)che ha affrontato il tema degli ordini e l'obbligo dell’iscrizione, di Joseph Polimeni (direttore sanitario dell'area di direzione di presidio Asl Toscana centro Firenze), che ha centrato il suo intervento sull'assistenza territoriale, le case della salute e gli ospedali di comunità.

La conclusione è stata affidata Barbara Mangiacavalli, (presidente Fnopi), che ha fatto un excursus sullo stato dell'arte della professione infermieristica.