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Ci sono altri due sardi che tramite Sardegna Live lanciano un appello: “Abbiamo necessità di rientrare a casa”.
Il grido d’aiuto, in piena emergenza coronavirus, da parte di Antonio e Dolores, sassaresi di 26 anni, è rivolto alle istituzioni.
“Non riusciamo a parlare con nessuno. L'ambasciata ci ha detto di controllare i voli da Londra per Roma e così abbiamo fatto, ma la paura per un soggetto come me è tanta e non ci sentiamo tutelati da nessuno”.
Antonio ha, infatti, il diabete di tipo 1 e per questa situazione non nasconde la sua preoccupazione: “Siamo venuti qua per un percorso di studi, iniziato il 15 ottobre 2019 e terminato venerdì scorso. Sabato 21 avremo dovuto prendere il volo. Io ho il diabete di tipo 1 e sto per terminare i presidi medici. Nessuno ci ha ascoltati, nessuno ci ha dato una mano. Non sappiamo come fare. Ci vogliono 6 ore di bus per arrivare a Londra, 5 ore in aeroporto, con il volo per Roma arriviamo alle 23 circa e dobbiamo dormire una notte lì prima di prendere il volo per Cagliari”.
Da considerare, ovviamente, la questione economica: “Solo ieri, con i voli che ci hanno annullato, abbiamo perso più di 800 euro che ci rimborsano con buoni da utilizzare per 1 anno. Roba da pazzi”.
Questa è una delle tante richieste d’aiuto che ci giungono in redazione da parte di sardi che vorrebbero rientrare nell’Isola e che noi accogliamo per portarla all’attenzione di tutti, soprattutto di chi ha il dovere di dare risposte.