Considerata l’emergenza che si è creata all'interno di numerose case di riposo, partiamo da un dato importantissimo: nelle quattro strutture di accoglienza di Alghero non si è registrato nessun caso di Covid19.

“Sono state blindate dal primo momento”, ha sottolineato in videoconferenza stampa il sindaco della città catalana Mario Conoci.

Questa mattina il primo cittadino ha infatti fatto il punto della situazione sull'emergenza coronavirus.

Le case di riposo. “La situazione ad Alghero è sotto controllo – ha detto Conoci – e come da noi richiesto, da questa settimana gli ospiti saranno sottoposti comunque a tampone”.

“Fin da subito, abbiamo dotato gli operatori sanitari dei dispositivi, perché ovviamente chi ci lavora entra ed esce dalla residenza”, ha continuato il sindaco.

I dati sanitari. Rispetto a lunedì scorso, sono 15 le persone positive al virus Sars Cov-2, di questi 10 si trovano in sorveglianza attiva. Nove sono i guariti.

“L’andamento induce all’ottimismo – ha commentato Conoci -, ma non è un ottimismo riconducibile al fatto che  Alghero è immune, non c’è ovviamente una cupola che ci protegge, dimostra piuttosto che i cittadini stanno rispettando le misure restrittive e si stanno comportando responsabilmente. Anche in questi giorni di massima allerta, per Pasqua e Pasquetta, la città era deserta”.

“Le prospettive sono abbastanza positive – ha precisato il primo cittadino – anche per un altro dato: gli arrivi al pronto soccorso sono pochissimi e non riguardano l’emergenza Covid, ma altre necessità di salute”.

Distribuzione mascherine. Il Comune ha distribuito 2.100 mascherine ai volontari, ai medici di base, alla polizia locale e nelle case di riposo.

In queste ultime, ne sono state consegnate altre 3.500 dalla Protezione civile che ha provveduto a rifornire anche l’ospedale, con 1.500, e la cittadinanza, con 3.600.

Attualmente, ci sono ancora da distribuire oltre 6.300 mascherine e c’è un carico in arrivo di 20 mila dispositivi di protezione acquistati dal Comune.

“Effettuare la distribuzione casa per casa? Non ce la faremo mai. Si tratta di un’operazione molto complicata, oltre al fatto che non disponiamo di 45mila mascherine”.

Sono le associazioni di volontariato che in prossimità di farmacie e supermercati consegnano i dispositivi a chi ne è sprovvisto.

Buoni spesa. Le domande sono state 1200 e quasi tutte sono state valutate positivamente.

Dei 60mila buoni spesa stampati ne sono stati distribuiti 48.310 mila.

Le persone che godranno de buoni spesa, 227 euro per famiglia, sono 2.741 persone.