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Una raccolta di fondi da destinare all’Ospedale “SS. Trinità” di Cagliari è stata promossa e realizzata dalle detenute della Casa Circondariale “Ettore Scalas” che hanno così inteso manifestare la propria solidarietà al personale sanitario impegnato nella salvaguardia della vita contro il Covid-19.
“L’iniziativa – ha spiegato Elisa Montanari, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” – è nata dalla volontà di M.S. e R.S., due giovani donne di un paese dell’Oristanese, che volendo rappresentare la vicinanza di chi sta scontando una pena a chi è impegnato sul fronte della salute per sconfiggere un nemico invisibile ma assai pericoloso, ha ottenuto l’adesione dell’intera sezione femminile della Casa Circondariale di Cagliari-Uta. Non è la prima volta che le persone private della libertà esprimono con gesti di solidarietà la loro partecipazione alla vita di chi è libero. In questo caso però il gesto acquista un significato particolare perché è nato all’indomani delle violente proteste manifestatisi in alcune carceri. E’ un gesto – sottolinea Montanari – che peraltro denota l’attenzione delle donne detenute verso chi lavora per l’intera comunità locale e regionale dovendo affrontare condizioni di difficoltà umane e professionali, esprimendo al contempo la consapevolezza delle oggettive priorità delle problematiche”.
L’iniziativa è stata accolta con soddisfazione dal Direttore del carcere Marco Porcu (nella foto, in alto), che ha dato disposizioni affinché il contributo venga immediatamente corrisposto all’Ospedale cagliaritano. “Il gesto – ha sottolineato – è un segnale importante di condivisione e comprensione delle difficoltà in cui versa l’intera società sarda e nazionale”.