“In questo periodo ho conosciuto seppur virtualmente tantissime donne, compagne di avventura in questa iniziativa "mascherine". Oggi vorrei parlarvi delle sarte di Nuxis piccolo paesino del sud Sardegna nella zona del Sulcis incastonato fra monte Tamara e il Pozzo sacro di Tattinu, impreziosito dalla cava Romana e dalla chiesetta di Sant'Elia. Millecinquecento anime e fra loro una squadra di sette splendide Donne che oggi hanno fatto una spedizione di 625 mascherine destinate agli ospedali. Donne di Sardegna che hanno scolpito nel cuore, l'amore per il nostro territorio. Temprate dalla forza invincibile dello spirito materno, che tutto crea e protegge, combattono questa battaglia con tenacia e grinta, quella che solo le Donne sanno trovare quando più è necessario”.

Francesca Ravot, portavoce del Comitato spontaneo donne, non nuova ad iniziative benefiche sociali, è entusiasta e lo scrive a chiare lettere sui social con questo post che in sé racchiude il grande cuore delle donne del Sulcis: In particolare – aggiunge ancora Francesca Ravot - le mascherine prodotte nei paesi del Sulcis vanno all’ospedale Sirai di Carbonia e in parte alla popolazione dei paesi dove sono presenti le sarte mentre le sarte dell’hinterland cagliaritano producono e coprono il fabbisogno per il Brotzu e il Santissima Trinità. Addirittura oggi le sarte di Quartu hanno fatto una spedizione verso un piccolo ospedale pediatrico di Oristano dove sembrano introvabili”.

(nella foto, il cofano di un'auto pronta per la spedizione solidale dei preziosi dpi)