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“Il Sulcis non chistionara, fairi (il Sulcis non parla, agisce, n.d.r.). Ed eccoci qui, pronte, prontissime per la prossima consegna di mascherine nei reparti e da domani ne sarà dedicata una parte ai paesi. Martedì ne abbiamo consegnato 500, domani il nostro pronostico è superiore. Queste donne ce la stanno mettendo tutta, anima, cuore e tanto tantissimo impegno giorno e notte per produrne il più possibile, per non lasciare nessuno indietro. Come una vera squadra, con insieme Santadi, Nuxis, Piscinas, Giba Masainas, Sant'Anna Arresi, Carbonia, Portoscuso, Gonnesa, Uta e Decimo. Uniti dalla solidarietà, quella pura, genuina fatta di piccoli gesti che valgono una vita”.
E ancora: “Le sarte di Santadi, Piscinas, Giba, Masainas, Sant'Anna, per continuare la produzione di mascherine per ospedali e popolazione,
hanno bisogno di elastico e rocchetti di filo. Chi può gentilmente donarli può rivolgersi all'assessore di Santadi Marco Loi e alla Protezione civile di Santadi.
Grazie a tutti anticipatamente”.
Un bellissimo e toccante post quello di Francesca Ravot, (nella foto in alto), insegnante, da anni impegnata nelle battaglie sociali e che fa eco ad un gesto carico di umanità: mostra le foto, con tanto di mascherine, realizzate interamente dalle volontarie, tante sarte che contribuiscono con forza e coraggio aiutando chi ha bisogno. Mani che lavorano, sono le donne che danno forza e coraggio a chi combatte e vuole uscire dalla pandemia.
“Lontane dai riflettori, quasi in silenzio in queste settimane ci sono delle straordinarie donne di Sardegna – fa eco Valerio Piga, da Cagliari, di Arrosa Collettivo – loro si stanno impegnando giorno e notte per produrre mascherine fatte in casa da donare a chi ne ha bisogno. Sono le donne in prima linea, nelle diverse località del Sulcis e del Cagliaritano, unite e combattive come non mai. Ammiro Francesca Ravot – dice -di cui ammiro la sua tenacia nel portare avanti questa iniziativa "le mascherine" ci aggiorna giornalmente con dati e numeri. Se siete interessati a collaborare e dare una mano di aiuto contattatela, il vostro aiuto sarà prezioso. La Sardegna ha davvero bisogno di questi esempi” – ha concluso il tenace Valerio Piga, da mesi impegnato nelle battaglie sociali sui rifiuti abbandonati.