È certo, anche se non si conoscono i numeri esatti, che in tanti hanno lasciato il Nord per trovare ‘riparo’ in Sardegna e fronteggiare così il contagio da coronavirus.

Ma si tratta di una scelta irresponsabile perché parrebbe che queste persone non si siano autodenunciate. E ad aver paura sono proprio i sardi che chiedono buon senso e responsabilità. Un esempio, tra i tanti, è il caso del Comune di Tonara che lancia un appello a seguito di diverse segnalazioni:

“Non è solo questione di buon senso, ma anche e soprattutto di rispetto per la vita, propria e altrui, e di rispetto delle regole normate dalle ultime leggi”.

L’amministrazione comunale di Tonara attraverso un post chiede di comportarsi con giudizio: “Apprendiamo, non senza grande preoccupazione, dell'arrivo in paese di numerosi tonaresi provenienti dalle zone rosse del Nord Italia. Apprendiamo, altresì, che pare che gli stessi siano assolutamente noncuranti delle prescrizioni da più parti raccomandate e imposte andando tranquillamente in giro. Preghiamo i cari paesani di seguire tali dettami e di ricorrere alla quarantena personale e di chiunque ne condivida le mura domestiche e informare tempestivamente l'autorità sanitaria competente. Con la salute e con la vita non si scherza. Pensiamo soprattutto a chi è meno fortunato di noi e soffre di patologie più o meno gravi. Quando il peggio sarà passato ci berremo tutti quanti insieme un bicchiere di vino al bar.  Vogliamoci bene”.