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Nuovo intervento del Sindaco di Bortigiadas, Emiliano Deiana, che chiede un intervento deciso da parte della Regione per predisporre un programma urgente di misure in favore dei cittadini in questo particolare momento di emergenza sanitaria.
“La Giunta Regionale – sottolinea Deiana – si è impegnata a trovare risorse eccezionale, sul 2020, per creare un “reddito di emergenza”, concentrato nei mesi dell’acuzie della crisi, per aiutare le categorie più esposte. Si è parlato di 80/90 milioni di euro a cui andrebbero aggiunti, secondo una stima prudenziale, 25/30 milioni di euro del Reis (Reddito di inclusione) detenuti dai singoli comuni: con una distribuzione, quindi, a macchia di leopardo.
Un suo auspicio è che le decisione vengano prese in maniera condivisa da tuttte le forze politiche. “Si tratterebbe di un aiuto alla persona - neanche al complesso del nucleo familiare - che in questa fase, per le mille e mille sfaccettature della crisi da Covid19, subisca una difficoltà temporanea ma acuta”.
“Una misura – a suo modo di vedere – parzialmente integrativa delle 600 euro erogate dall’Inps a tutti gli autonomi, ma che prova a non lasciarsi indietro nessuno e con la consapevolezza che la “misura perfetta” oggi non esiste. Occorre, a mio giudizio, un intervento giusto, ma il più possibile “universalistico” che stabilisca delle priorità senza escludere nessuno”.
La priorià, a suo giudizio, deve essere data ai lavoratori autonomi che hanno dovuto chiudere l’attività a causa delle restrizione governative e regionali. Poi, aggiunge, “Ai Lavoratori dipendenti che hanno subito una riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, anche Co.Co.Co, ai lavoratori stagionali del turismo, della cultura, dell’agricoltura e alle famiglie con disagio sociale, con minori a carico o disabilità”.
“Senza dimenticarsi del fatto che una parte di popolazione, 43.000 nuclei familiari, usufruiscono del Reddito di Cittadinanza, ma che per taluni si tratta di un’inezia (80/100 euro al mese). E senza mandare al macero la legge sul Reis che domani servirà per aiutare altre persone ancora. Perché il rischio povertà è oggi troppo grande per lasciarsi guidare da visioni ideologiche che non tengano conto dei dati di realtà”, queste ancora le sue parole.
“In questa platea diffusa, variegata, semisommersa – conclude Deiana – la politica di trova ad operare delle scelte eque e responsabili entro le quali assegnare priorità, modulare le quantificazioni degli aiuti con un obiettivo: non far cadere nessuno nel pozzo della disperazione. Interventi rapidi. Certi. Equi. Perché non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuno”.