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Il fatturato dell'industria dei matrimoni in Sardegna è di 720 milioni. Ma l'emergenza coronavirus comporterà un calo di ricavi che potrebbe aggirarsi attorno all'80%, con una perdita di 576 milioni. Saranno circa 5.000 i matrimoni annullati. Le cifre sono illustrate dalla neonata "Gecs Gruppo Comunicazione Eventi in Sardegna", community che vuole riunire tutte le imprese del settore eventi comunicazione e wedding.
"Sono dati parziali - si legge in una nota - che segnalano che, in questa situazione di incertezza dovuta alla crisi, apparteniamo a un settore dimenticato completamente nonostante il suo indotto sia importante per l'economia sarda e generi un Pil regionale che, se non supportato attraverso azioni concrete, farà crollare tutta la filiera relativa".
Un'azienda media del settore eventi nell'Isola fattura 4/500mila euro e anche più, spiega Gecs, senza dimenticare micro e piccole imprese, fondamentali in Sardegna e la cui forza economica si aggira intorno al 40% del segmento totale.
Senza dimenticare gli operatori della filiera che operano come partite iva o liberi professionisti, dai dj agli hotel, architetti e fotografi. "È necessaria - propone la community - un'iniezione di fondi regionali e bandi per realizzare e incentivare la produzione degli eventi e dell'incoming, attrazione principale utile a destagionalizzare il turismo in Sardegna e far da richiamo per un wedding tourism. Avremo dei punti, che riteniamo essenziali per non trovarci con circa 1150 aziende chiuse da ottobre 2020, cerchiamo di dare uno spunto per un tavolo di trattative e di ascolto attivo che possa farsi da portavoce per ottenere una risposta tangibile per l'intera filiera".