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C’è la parte più seria, quella più maggiormente articolata e specifica, dedicata per esempio agli studenti universitari, con la didattica on line, le sessioni con le lezioni in plenaria, con i docenti. Poi, c’è la parte prettamente più soft, molto più easy e dunque molto leggera indirizzata a chi in questo momento è più vulnerabile rispetto alla sensibilità di adulti o anziani.
I bambini: a loro è dedicata più attenzione, evitando di esporli ad una raffica mediatica di cattive notizie, sebbene reali, ma che in sé celano traumi psicologici davvero gravi. Lo scrittore Roberto Brughitta, non nuovo ad iniziative di solidarietà per grandi e piccini, non s’è perso d’animo e in questi lunghi giorni di noia, ha pensato ai bambini: quale miglior antidoto per farli sorridere se non usando i pupazzi e i burattini, raccontando loro tante cose belle e spensierate?
L’esperimento si è moltiplicato a macchia d’olio, con grandissimo apprezzamento di tante maestre, mamme e nonne, davanti ai video personalizzati per i loro piccoli chiusi in casa: ci sono i saluti, i messaggi di speranza e di positività che rallegrano le giornate spesso grigie: “Un burattinaio è per sempre – dice sotto traccia e con molta umiltà l’artista di Elmas – un piccolissimo gesto che davvero sta riuscendo nel mio scopo, quello di fare qualcosa di utile in questo periodo, dove però usciremo più forti che mai, soprattutto i nostri bimbi”.
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