Oggi per i musulmani inizia uno dei periodi più importanti per la loro religione: il Ramadan. Questo però sarà certamente diverso da tutti gli altri. Si svolgerà infatti durante l’emergenza sanitaria da Covid-19. La Moschea di Roma ha vietato ai fedeli le preghiere collettive. Il periodo sacro che i musulmani dedicano al digiuno e alla penitenza, quest’anno non potrà avere momenti comunitari. 

Ad annunciarlo il Centro islamico culturale d’Italia, unico ente islamico riconosciuto dalla Repubblica Italiana noto come la Grande Moschea di Roma. Il Centro ha fatto sapere a tutti i fedeli che, nella situazione attuale, non essendo possibile vivere la gioia della preghiera congregazionale e della rottura comunitaria del digiuno, i fedeli sono chiamati a una ulteriore prova e a un ulteriore sforzo nel professare la loro fede e vivere il loro digiuno.

Così come per i cristiani durante la celebrazione della Pasqua, anche per i musulmani nel mese del Ramadan non sono previsti momenti di preghiera insieme, un sacrificio necessario per evitare la diffusione del contagio da coronavirus e per farlo serve la collaborazione di tutti. Il Centro Islamico raccomanda a tutti i musulmani di continuare a rispettare, anche nel mese del digiuno, le disposizioni di legge in materia di contenimento del Covid-19, evitando assembramenti, sia nei momenti di preghiera che nei momenti di rottura del digiuno.