PHOTO
C’è un primo casi di Coronavirus in Ogliastra. Si tratta di un uomo di Bari Sardo che nelle scorse settimane si trovava a Pavia da un parente. Al suo rientro nell’Isola si è messo in auto quarantena preventiva e non ha incontrato nessuno. Il paziente, che sta bene e si trova nella sua abitazione, è stato sottoposto al tampone che è risultato essere positivo. La quarantena dell’uomo proseguirà ancora per qualche settimana.
A darne notizia è il sindaco Ivan Mameli sulla pagina istituzionale del Comune: “Cari concittadini – ha scritto il primo cittadino - vi comunico che, nella tarda serata di ieri, sono stato informato dalle autorità sanitarie dell’Ats Assl di Lanusei della presenza, nel nostro Comune, di un concittadino che è risultato positivo al test del Covid-19 (Coronavirus)”.
Nel comunicato si legge che: “La persona interessata sta bene e, non essendo stato ritenuto necessario il ricovero, si trova presso la propria abitazione, in quarantena, presa in carico e seguita dal servizio sanitario, deputato a monitorare il caso e ad adottare tutte le misure necessarie per la tutela della salute pubblica”.
Non sono mancate le raccomandazioni di Mameli:
“È questo però un momento in cui è necessario che ciascuno di noi agisca con consapevolezza e responsabilità, continuando con l’impegno, il sacrificio e la pazienza sinora dimostrati, evitando inutili allarmismi che possono essere soltanto controproducenti e dannosi per tutti. Vi invito pertanto, per la tutela di ciascuno di noi e soprattutto delle persone più deboli e fragili del nostro Paese, a rispettare le prescrizioni e le misure stabilite dal Governo e dalla Regione Sardegna per il contrasto alla diffusione del contagio del Coronavirus, di cui la principale e più importante è quella di RESTARE A CASA. Ricordo infatti che il Dpcm datato 26 Aprile entrerà in vigore a partire soltanto dal prossimo 4 Maggio e, pertanto, rinnovo l’invito nei confronti della popolazione ad attenersi scrupolosamente alle linee di comportamento emanate e a livello nazionale e regionale e ancora vigenti, in particolare, quelle attinenti al divieto di spostamento e di non uscire se non per necessità primarie (lavoro, spesa alimentare, assistenza e accudimento ai non autosufficienti, salute o altre necessità emergenziali)”.