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Nel corso della mattinata odierna la Squadra Mobile ha dato esecuzione a una misura cautelare nei confronti di cinque persone emessa dal Tribunale di Cagliari.
L’attività investigativa, condotta dalla “Sezione Reati contro il Patrimonio e la Pubblica Amministrazione”, supportata da intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione e prove documentali, ha permesso di riscontrare degli episodi di corruzione per atti contrari al dovere d’ufficio e di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale.
Il Tribunale ha emesso quattro misure cautelari della detenzione in carcere e una misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dei due appartenenti al Corpo della Polizia Municipale del Comune di Quartu Sant’Elena, Raimondo Pontis, di 60 anni, e Giovanni Argiolas, di 52, entrambi di Quartu Sant’Elena, di due funzionari presso il settore edilizia privata dello stesso Comune, Sergio Oriti Niosi, 50 anni quartese, e Franco Schirru, di 50, nato in Germania ma residente a Castiadas, unico destinatario della misura degli arresti domiciliari, dell’imprenditrice edile, Deborah Puddu, di 46 di Quartu Sant’Elena), titolate dell’impresa CORIM.PRO. S.R.L.
Secondo quanto accertato dalla polizia, l’imprenditrice consegnava delle somme di denaro a Pontis che poi si preoccupava di suddividere il denaro ricevuto tra tutte le persone coinvolte: Pontis, in veste di faccendiere curava i rapporti tra i vari soggetti, Argiolas, in quanto addetto al servizio di vigilanza edilizia del Corpo della Polizia Municipale di Quartu Sant’Elena era preposto agli eventuali successivi controlli, Oriti Niosi e Schirru in veste di pubblici ufficiali preposti al rilascio di autorizzazioni e condoni edilizi. Puddu si avvantaggiava, dietro pagamento, dell’illegittimo rilascio degli atti pubblici.
In base all’indagine degli investigatori, in un primo episodio, l’imprenditrice edile ha consegnato a Pontis 2.500 euro, per il rilascio di un’autorizzazione edilizia per la ristrutturazione e il frazionamento di un appartamento.
In un altro episodio l’imprenditrice ha consegnato 6.000 euro al Pontis per il rilascio del condono di abusi edilizi commessi su altro immobile di Quartu Sant’Elena.
Altra figura emersa nell’ambito dell’attività investigativa è quella di un 61enne, anch’egli vigile urbano dello stesso Comune, indagato in ordine al reato di rivelazione di segreti d’ufficio, nei confronti del quale si è proceduto alla notifica dell’informazione di garanzia. il pubblico ufficiale rivelava a un imprenditore operante nel settore della ristorazione la presentazione di un esposto anonimo contro il suo locale a causa dei rumori molesti che disturbavano il riposo delle persone, aggiornandolo sull’attività di controllo che ne sarebbe scaturita, in tal modo consentendogli di continuare a gestire la predetta attività senza alcuna limitazione.