La Finanziaria 2016 della Regione Sardegna non passa il vaglio della Corte Costituzionale. Chiamata a decidere sul ricorso del Governo riguardante un solo articolo della legge 6 di stabilità, la Consulta ha, infatti, dichiarato l'illegittimità di tutto il provvedimento legislativo varato lo scorso anno, estendendo così la censura dal solo articolo 3, "in considerazione dell'inscindibile connessione esistente tra la norma impugnata e la struttura dei bilanci annuale e pluriennale".

La norma censurata prima dal Cdm e ora bocciata anche dalla Corte Costituzionale, con sentenza depositata oggi, riguarda la copertura del disavanzo tecnico di -31,5 milioni di euro prevista nella legge di Bilancio della Regione sulla base dell'introduzione del bilancio armonizzato. Secondo i giudici costituzionali, l'utilizzo del disavanzo tecnico "costituisce una tassativa eccezione alla regola del pareggio di bilancio ed, in quanto tale, risulta di strettissima interpretazione ed applicazione".

La Corte ritiene che "uno sbilanciamento così grave da legittimare la chiusura in passivo del primo bilancio di previsione successivo al riaccertamento straordinario è quasi sempre eziologicamente collegato all'incapacità mostrata in passato dall'ente territoriale nella riscossione delle proprie entrate".

“Avevamo già provveduto a sanare la situazione per garantire l’equilibrio di bilancio della Finanziaria 2016  - ha commentato l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci – e dunque erano già venute meno tutte le ragioni del contendere. Purtroppo c'è stato un problema di allineamento dei tempi: la nostra legge di variazione di bilancio, che garantisce appunto la sanatoria dell'unico punto tecnico impugnato dal governo, è stata promulgata il 5 dicembre, mentre la sentenza della Consulta, sebbene sia stata pubblicata oggi, è datata al 23 novembre scorso".

"Eravamo consapevoli sin dal primo momento - ha continuato Paci - che il rilievo era meramente tecnico, ci siamo impegnati a fare la correzione contabile, come poi abbiamo puntualmente fatto, e perciò non c’eravamo neanche costituiti in giudizio. Quindi, nella legge 32 del 2016 (la variazione di bilancio) è stata data integrale copertura al disavanzo tecnico di 31 milioni contestato dal Governo. È utile comunque ribadire che la Finanziaria del 2016 non viene in alcun modo messa in discussione nella sua sostanza”.