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Lo scrittore inglese David Herbert Lawrence non esitò a definire Tonara “il villaggio nel sole”, quando, ad un certo punto del suo Viaggio in Sardegna “la strada infilò una lunga curva su un aperto ciglio tra due vallate”.
Un’immagine letteraria che restituisce ancora oggi la bellezza di un territorio e il poggiare poetico di un abitato immerso nel verde che sabato e domenica ha ospitato l’appuntamento di Autunno in Barbagia.
E’ stato un grande successo e negli occhi di tutti si legge la soddisfazione per essere stati parte di un’iniziativa che ha mantenuto fede alle aspettative. Del resto i tonaresi hanno fatto dell’accoglienza una virtù e in ogni circostanza manifestano una fluida capacità organizzativa. Cultura e tradizioni, artigianato e attrattive di varia natura hanno caratterizzato un appuntamento che ha trovato nel rione Teliseri il suo spazio ideale.
<<Siamo molto soddisfatti - dice Flavia Loche, sindaco di Tonara - il paese è stato invaso da migliaia di persone. Abbiamo registrato un’affluenza al di sopra di qualsiasi più rosea previsione superando addirittura i numeri della Sagra del Torrone. Teliseri, il più piccolo rione e con i suoi pochi abitanti, ha saputo dare forza e carattere a tutta la manifestazione. L’organizzazione è stata messa a dura prova dal numero record dei visitatori e se qualcuno dovesse aver avuto qualche difficoltà ce ne scusiamo>>.
Il paese, celebre per il torrone, i campanacci, le poesie di Peppino Mereu e la produzione di manufatti artigianali, ha confermato la sua fama. In tanti hanno potuto assistere alla preparazione “de su tzichi de Tonara”, il pane tipico cotto al forno, alla lavorazione della lana, alla realizzazione delle sedie lavorate con il giunco “da sa cadirargia”.
I telai antichi orizzontali e verticali di tia Peppa e de tia Maria Tore sono stati immortalati da centinaia di obiettivi e tante fotografie sono state scattate anche nella corte che ospitava le figure spauracchio della tradizione tonarese “maschinganna e maria pettenedda”.
Tanta attenzione accompagnava anche chi ha seguito il percorso che descriveva la lavorazione della carne del maiale mentre un buon profumo favoriva la degustazione dei prodotti tipici come “sos cocois de casu de gibudda” e “sos orrubiolos di formaggio”.
<<Gli abitanti di Teliseri hanno contributo in modo attivo e determinante alla riuscita dell’evento - dice Natalia Onnis presidente della Pro loco -, ma anche le altre zone del paese sono state prese d’assalto da chi ha voluto apprezzare anche gli angoli più nascosti di Tonara. Per l’occasione è stato realizzato il torrone più lungo della Sardegna che ha raggiunto la misura di ben 211 metri>>.
Il gruppo Folk di Tonara e diverse espressioni della cultura popolare isolana hanno animato le vie ed è stato grande anche il successo ottenuto da Massimiliano Rosa che ha promosso una conferenza sulla lingua sarda e in particolare sul tonarese e “sas limbas de mesania”.
I campanacci dei Floris, le ceramiche dei Raku, la mostra itinerante delle fotografie, la raccolta delle nocciole a San Sebastiano e tanti altri eventi si sono inseriti in un contesto che nasce per volontà e impegno dell’Aspen, l’Azienda Speciale della Camera di commercio di Nuoro, del Comune, della Pro loco, delle diverse Associazioni operanti e di tutti coloro che a vario titolo si fanno interpreti di un sapere che diventa veicolo di attrazione. Alberghi, B&B e punti ristoro hanno registrato il tutto esaurito.