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“La carente fornitura di ausili medici ai pazienti diabetici e i disservizi che li interessano da vicino non possono essere imputati esclusivamente alle complicazioni derivanti dall’emergenza Covid-19 e non possono essere più tollerabili”.
La denuncia parte da un’interrogazione scritta dei consiglieri regionali dei Riformatori Sardi, Michele Cossa, Alfonso Marras, Aldo Salaris e Giovanni Antonio Satta che chiedono al Governatore Christian Solinas e all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu di intervenire attraverso la Direzione Generale dell’Azienda per la Tutela della Salute, Ats, per “fare luce sui gravi disservizi nella fornitura ai pazienti di ausili medici, spesso indispensabili per garantirne la sopravvivenza”.
“Si registrano gravi e pesanti disagi per i pazienti sardi, in particolare per quelli che soffrono di patologie croniche che necessitano di farmaci salvavita e ausili per la gestione ed il controllo delle malattie. Disagi che l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus ha reso ancora più evidenti – hanno messo in luce i consiglieri firmatari – soprattutto a causa della disorganizzazione dell’Ats”.
Poi, alcune problematiche messe in evidenza dai pazienti affetti da diabete mellito 1 e 2, sono state prese in carico da Michele Cossa, Alfonso Marras, Aldo Salaris e Giovanni Antonio: “In particolare – ammettono i Riformatori - gli orari concordati per il ritiro degli ausili non vengono rispettati e costringono i malati o i loro familiari a lunghe e pesanti attese nei presidi, il materiale viene fornito in quantità ridotte e pertanto costringe i pazienti a recarsi più spesso nei presidi o nelle farmacie, spesso il materiale non presenta caratteristiche di qualità adeguata al servizio da fornire, ma risulta di categoria inferiore”.
I tre esponenti del Consiglio Regionale chiedono dunque un intervento immediato nei confronti dell’Ats per andare incontro alle esigenze di tutti quei pazienti che oggi si vedono negato il diritto fondamentale alle cure.
(Nella foto di apertura, il consigliere regionale, Michele Cossa)