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“E ‘arrivato la comunicazione da parte dell’Ats riguardo alla presenza di nuove 13 persone positive al Covid-19 a San Sperate. Questo fa salire a venticinque le persone che risultano essere infettate dal virus e risultano positive al Covid-19 alla data odierna, ventotto in totale dal post lock down considerando i tre guariti. Si tratta di un dato significativo e importante che va però inquadrato anche nell’elevato numero di tamponi che in questi giorni si stanno effettuando, tamponi collegati e conseguenziali a situazioni ben definite che hanno a loro volta evidenziato la presenza del virus e dalle quali probabilmente è partita la catena di contagi nel nostro paese”.
Il sindaco speratino, Enrico Collu lo scrive sul sito istituzionale del Comune, ed aggiunge: “I controlli stanno rivelando quello che già sappiamo. È sufficiente una persona positiva in un’ambiente in cui ci siano le condizioni ideali per la propagazione del virus, insieme a un po’ di disattenzione da parte nostra, per avere un elevato numero di contagi. Per questo motivo è preferibile evitare in maniera assoluta ogni contatto personale, strette di mano, abbracci o baci, utilizzare sempre le mascherine a protezione, lavarsi continuamente le mani e evitare di creare affollamenti eccessivi e al chiuso. Il quadro attuale a San Sperate – aggiunge Collu – è di 25 persone attualmente positive, di cui 3 in ricovero ospedaliero, ventidue ai domiciliari, 3 guarite post lock down e 8 guarite ante lock down.
Per maggior chiarezza il numero di tamponi negativi risultanti dai controlli effettuati in questi giorni supera di gran lunga il nr. dei tamponi positivi; la maggior parte dei contagi è sempre riconducibile alla catena creata dai casi già noti; siamo in attesa del risultato di diversi esiti di tamponi effettuati a persone legate ai casi già presenti, e che non sono ancora pervenuti, che potrebbero far lievitare ulteriormente il numero dei positivi nei prossimi giorni.
Come sappiamo il prossimo imminente DPCM introdurrà ulteriori misure restrittive che, se confermate, per il momento ritengo sufficienti come misure di contrasto senza necessità di doverne attuare altre. Chiedo inoltre a tutti di fare un ulteriore sforzo per attuare tutte le misure di protezione possibili: limitare la presenza dei clienti o dei soci nei locali, in particolar modo nei circoli privati o nelle associazioni, di modo da contenere al massimo la possibilità di creare delle catene di contagio.
Ripeto per l’ennesima volta, il virus pare meno aggressivo rispetto ai mesi precedenti (ma è bene non fidarsi troppo) e la maggioranza delle persone avverte sintomi lievi (non sente i sapori, leggera tosse, stati febbrili) oppure addirittura non ha nessun sintomo e di conseguenza pare poter superare, come è già accaduto ai primi tre casi guariti, la convivenza con il Covid-19 senza troppi problemi. Discorso diverso per le persone anziane e per le persone di ogni età ma rese vulnerabili dalla presenza di altre patologie. Patologie che gli permettono comunque di svolgere una vita normale, possibilità che, a causa del contagio di questo infido nemico, potrebbe essere irrimediabilmente compromessa.
Pensiamo soprattutto a loro, non siamo egoisti.
I soliti suggerimenti – prosegue il sindaco di San Sperate, Enrico Collu - se avete partecipato a eventi dove si è accertato la presenza di positivi al Covid-19 e l'Ats non vi ha contattato significa che non siete nel primo giro di persone che si presume possano essere state contagiate, se questo non vi fa stare tranquilli o crea problemi nell'ambito familiare o lavorativo potete:
- mettervi in isolamento volontario anche se non esiste l'obbligo;
- anche se non avete nessun obbligo di quarantena verificate almeno per un periodo simile (14 giorni) il vostro stato di salute costantemente;
- evitate di entrare in contatto diretto con persone anziane o ragazzi che vanno a scuola nell'ambito del possibile o comunque utilizzate con molta attenzione i dispositivi di protezione individuale;
- evitate di frequentare i locali pubblici, utilizzate il più possibile la mascherina e l'igienizzazione delle mani;
- per una maggiore tranquillità potete fare un test sierologico, potete farne uno subito e uno dopo 14 giorni per maggior sicurezza;
- se si dovessero manifestare sintomi come febbre, tosse secca, difficoltà respiratorie, contattate immediatamente il vostro medico o pediatra.
In particolare in caso si verificasse l'ultimo punto per informazioni chiamate il numero verde dell'Ats 800311377 (tutti i giorni dalle 8 alle 20), per le emergenze il 118. Importante, non recatevi a Pronto Soccorso. Per informazioni generali contattate la Protezione civile regionale al numero 800 894 530 (tutti i giorni dalle 8 alle 20) o scrivete a urp.emergenza@regione.sardegna.it Manifesto ancora una volta la vicinanza della Comunità in questi giorni difficili alle persone colpite, auguro a tutti una rapida guarigione e il ritorno alla normalità – ha concluso Collu.