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Terminato ieri il servizio presso il Centro temporaneo di distribuzione viveri allestito dalla Caritas diocesana di Cagliari nella Fiera campionaria della città durante l’emergenza Covid-19. Dal 7 aprile al 30 giugno 2020 sono stati complessivamente aiutati 3.127 nuclei familiari, per un totale di 22.265 persone raggiunte; 6.186 le spese consegnate, di cui il 76,8% (4.748) a domicilio, in tutto il territorio della Diocesi e della città metropolitana di Cagliari.
Un servizio attivato in sinergia con le Istituzioni governative, Enti locali, Camera di commercio ed Ente Fiera «per venire incontro alle persone che si sono trovate in difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria, in attesa della cassa integrazione o degli altri sostegni da parte del Governo – spiega il direttore della Caritas diocesana don Marco Lai -: iniziativa con la quale siamo riusciti a prevenire comportamenti disperati e dare il nostro contributo al contenimento della pandemia. Come ha ricordato Papa Francesco lunedì scorso (durante la messa e la benedizione dei palli per i nuovi arcivescovi metropoliti, nella solennità dei Santi apostoli Pietro e Paolo) ciò di cui abbiamo bisogno è il servizio: in questo periodo abbiamo appunto vissuto la concretezza della carità e del servizio ai poveri, impegnandoci in una forma di corresponsabilità con le stesse istituzioni». Un particolare ringraziamento, continua il direttore, «va rivolto ai 120 volontari impegnati nel servizio, suddivisi in turni, e ai numerosi donatori: supermercati, aziende, privati, singoli cittadini, a cui si sono aggiunte le donazioni arrivate da Caritas italiana attraverso diverse ditte nazionali. Un ringraziamento anche alla Regione e alla Fondazione Banco di Sardegna per il sostegno offerto attraverso il progetto Alimentis».
Lo stesso arcivescovo di Cagliari mons. Giuseppe Baturi, durante la fase più critica dell’emergenza, aveva ringraziato gli operatori della carità e i numerosi donatori, attraverso un messaggio in cui aveva detto di prestare volentieri la voce ai tanti poveri aiutati dalla Caritas. Va inoltre ricordato il supporto fornito alle parrocchie, che, grazie alle catene della grande distribuzione e ai buoni acquisto, hanno potuto prendere in carico, a loro volta, le famiglie bisognose. L’aiuto materiale è sempre stato accompagnato dall’ascolto: nella Fiera, telefonico e a domicilio, in concomitanza con la consegna dei pacchi viveri.
Delle oltre tremila famiglie aiutate, circa un migliaio quelle che nell’ultimo mese, nonostante la fine del “lockdown”, hanno continuato a trovarsi in una situazione di bisogno e a rivolgersi al servizio Caritas nella Fiera per la spesa alimentare: con la chiusura di questo servizio, esse non saranno lasciate sole ma saranno prese in carico dal Centro diocesano di assistenza di via Po (tel. 070252023) – che già aiuta 1.500 famiglie – dove potranno presentarsi dalle ore 8.30 alle 12 nei seguenti giorni del mese di luglio 2020 e secondo la seguente suddivisione:
Mercoledì 8 e venerdì 10: famiglie con cognomi dalla lettera A alla lettera D
Mercoledì 15 e venerdì 17: famiglie con cognomi dalla lettera E alla lettera MA
Mercoledì 22 e venerdì 24: famiglie con cognomi dalla lettera MB alla lettera PO
Lunedì 27 e mercoledì 29: famiglie con cognomi dalla lettera PR alla lettera Z