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Un’emergenza sanitaria, quella del coronavirus, che sta pesantemente condizionando non solo l’economia globale, e di conseguenza anche quella sarda, ma anche la vita sociale delle persone. Tra i più penalizzati ci sono anche i parenti degli anziani ospitati all’interno delle Residenze Sanitarie Assistenziali che, ormai da settimane, in alcuni casi anche da prima di ferragosto, non riescono più ad avere un contatto fisico, seppur nel rispetto delle normative vigenti, con il loro congiunto. Questo a causa della chiusura delle visite all’interno delle strutture.
E proprio per loro che la Consigliera regionale e segretaria della commissione Sanità e Politiche sociali del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu, ha presentato un’interrogazione al governatore, Christian Solinas, e all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu.
«A mio modo di vedere – ha sottolineato l’esponente pentastellata – ritengo questa misura eccessiva visto e considerato che alcune Rsa, già dopo la riapertura alle visite, si erano dotate di tutti gli strumenti necessari, tra cui gli igienizzanti per le mani, il termoscanner per la misurazione della temperatura, l’installazione di barriere in plexiglass e l’uso della mascherina, per garantire il colloquio tra ospite e parenti in totale sicurezza».
Una situazione che riguarda anche il Sud Sardegna. «Molte persone – ha sottolineato Cuccu – mi hanno segnalato tutto il loro disagio e disappunto. Auspico che questa decisione venga rivista al più presto per non creare una sorta di muro divisorio tra gli ospiti e i loro familiari».