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“In tempi di Covid, ci sono delle priorità: la tutela della salute e il sostegno al sistema economico e sociale. Il presidente della Regione ha colpevolmente sottovalutato i problemi. Più volte abbiamo chiesto di intervenire sulla sanità. Ora il ritardo è sotto gli occhi di tutti. Discutono di nuove Province, di poltrone e di nomine e nel frattempo il virus circola negli ospedali sardi, i ricoveri sono sempre più numerosi e le strutture al collasso per la carenza di posti letto.
Medici, infermiere, infermieri e personale sanitario, già allo stremo, devono combattere anche contro la disorganizzazione sanitaria”.
Il consigliere regionale ed ex sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, è furente e comincia con un 'diario di bordo' non proprio felice per chi ha dovuto subire contrattempi e per chi (dell'equipaggio della Medicalizzata e dei colleghi), gestire il trasporto: “Stanotte a Cagliari, 2:30 del mattino, è arrivata l’ambulanza medicalizzata da Sorgono – dice Zedda - avevano la disponibilità di un posto letto solo sulla carta, ma era inesistente. L’ambulanza è rimasta ferma 2 ore, insieme ad altre dieci, per poi ripartire verso Sassari con cambio di ambulanza ad Abbasanta. Abbiamo un malato che ha fatto il giro della Sardegna e un posto letto inesistente a Sorgono. Una vergogna.
Colpevolmente è stato annunciato l’aumento dei posti letto in terapia intensiva e in rianimazione, ma non è stato mai realizzato. Serve Potenziare immediatamente la rete territoriale di controllo – ravvisa Massimo Zedda - velocità nell'esecuzione dei tamponi per rallentare i contagi e nella comunicazione degli esiti. È indegno dover attendere settimane il risultato del tampone, rinchiusi in casa, senza informazioni, mentre altrove il risultato viene comunicato nell'arco delle 48 ore; Potenziare il funzionamento delle strutture ospedaliere pubbliche. Purtroppo – ha concluso l’esponente dei Progressisti in Consiglio Regionale - la riforma della sanità voluta dal presidente della Regione ha creato un caos senza precedenti, con commissari in scadenza o addirittura scaduti”.