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profile of teenage girl in quarantine, wearing gloves, calling the elevator to go down to throw the garbage. In his hands he carries two plastic bags full of garbage
Lucia (il nome è di fantasia) è una ragazza oristanese di 30 anni che ha contratto il Covid il 1° gennaio sera, scoprendo di essere positiva il 4 a seguito di alcuni sintomi tipici dell’infezione, confermati immediatamente da un tampone molecolare.
Scattato subito l’isolamento, è sorto un problema riguardante lo smaltimento dei rifiuti, in quanto Lucia convive con il proprio fidanzato, attualmente in attesa dell’esito del tampone ma sicuramente positivo anche se asintomatico, a casa di quest’ultimo, pur avendo la residenza presso un’altra abitazione.
La ragazza non è stata contattata da nessuno per quanto riguarda la raccolta particolare di rifiuti che si deve fare in caso di positività al Covid, così come non è stato contattato suo padre che vive dove Lucia ha ancora ufficialmente la residenza.
Dopo aver fatto immensi giri di telefonate che hanno portato a zero risposte utili, Lucia, già molto provata dai forti sintomi dati dal virus, si è arresa, ma allo stesso tempo, portatrice di solidi valori etici e morali, vorrebbe sapere come procedere e si è rivolta a noi di Sardegna Live per esporci questo problema e cercare di ottenere ciò che vuole sapere. Soprattutto perché la stessa condizione di Lucia potrebbe interessare un numero immenso di persone proprio in questo momento, quindi si tratterebbe di risposte che interessano tutta la comunità.
Sentiamo Lucia al telefono che, con voce debole e roca, è stata carinissima a raccontare la propria situazione.
Buongiorno Lucia, come stai?
Buongiorno a voi. Insomma, purtroppo di notte tutti i sintomi diventano più forti rispetto al resto della giornata, quindi dormo malissimo e mi sveglio stremata, sempre con il mal di gola, poiché probabilmente ho contratto la variante Omicron, e sarebbe quella la zona maggiormente colpita. Fortunatamente sento infatti odori e sapori.
Da quanto sei positiva e come lo hai scoperto?
Sono stata contagiata il 1° gennaio sera nonostante le due dosi di vaccino perché sicuramente, in quei giorni, a causa di una problematica, avevo le difese immunitarie molto basse. Ho avuto i primi sintomi il 4 con febbre alta e vomiti, e quella giornata l’ho trascorsa abbastanza male, sia fisicamente che mentalmente. Per fortuna è stato tutto rapido: abbiamo potuto così risalire facilmente ai contatti coinvolti e tutti si sono potuti isolare.
Tu dove stai osservando la quarantena?
Io convivo con il mio ragazzo a casa sua, quindi sto attualmente qui con lui, ma ufficialmente risulto residente a casa di mio padre.
Il tuo ragazzo è positivo?
Lui all’antigenico è risultato negativo, ora sta aspettando l’esito di un tampone molecolare, ma sicuramente è positivo, anche se con una carica virale molto più bassa della mia.
Qual è il problema principale di questa situazione?
Indubbiamente lo smaltimento dei rifiuti! Io, positiva, non sono stata contattata da nessuno per avere indicazioni su come devo procedere, ma neanche a casa di mio padre, dove io risulto residente, ha chiamato qualcuno. Io so bene che, in questa situazione, i rifiuti sono infetti quindi dovrebbero essere raccolti con un mezzo particolare, che poi dovrà essere sanificato, e smaltiti in modo differente rispetto a tutti gli altri. Quindi mi sono informata per capire come segnalare il fatto che io non risiedo dove ufficialmente risulta dai documenti, ma da un’altra parte, dal mio ragazzo appunto, quindi avrei voluto risolvere anticipatamente il pasticcio nel caso le pratiche di raccolta particolari iniziassero a svolgerle a casa di mio padre.
Come ti sei informata?
Ho fatto immensi giri di telefonate, dall’Igiene Pubblica, presso cui inizialmente nemmeno squillava il telefono, poi non mi hanno proprio mai risposto, al Numero Verde inerente il Covid, anche lì nessuna risposta, poi all’Eco Centro, dove mi ha risposto una ragazza gentilissima che però non ha saputo aiutarmi, in quanto loro non sarebbero incaricati di gestire questa situazione, e che avrei dovuto avvisare io il Comune di Oristano e cercare chi di dovere. Neanche in Comune nessuna risposta. A quel punto ero stremata e mi sono arresa, anche e soprattutto perché non sto bene fisicamente e non ho la forza di stare ore al telefono aspettando risposte che non arrivano da giorni.
Stare male e non avere risposte dev’essere alquanto spiacevole..
Esattamente, anche perché tutti sappiamo dell’esistenza di questo servizio, quindi perché nessuno mi dice come devo fare per i miei rifiuti se non risulta che qui abita persona positiva? Si tratta di qualcosa che tutela chiunque, sia la comunità, sia chi lavora in quel campo, sia la salute pubblica, quindi perché non interessarsi a dirmi come devo procedere? Io sono una persona con un grande senso civico quindi l’ignorare questo problema mi dà proprio fastidio; come fanno tanti, potrei anche fregarmene, ma non ce la faccio.
Come stai procedendo per la tua spazzatura dal 4 fino ad oggi?
Semplicemente ci stiamo tenendo la spazzatura dentro casa e chiunque sa benissimo che non è una cosa che si può fare a oltranza, non possiamo ritrovarci con la casa sommersa di rifiuti mentre nessuno mi avvisa. Sicuramente la gestione è difficile specialmente in questo periodo in cui i positivi sono tanti, ma i casi come il mio, in cui la persona con il Covid vive in un luogo diverso dalla propria residenza, non sono molti. Voglio sapere come devo comportarmi, non posso continuare così.
Insomma, come si è potuto capire, la spiacevole situazione di Lucia potrebbe riguardare chiunque, noi stessi o nostri conoscenti, quindi è necessario avere risposte ed è importante averle subito. Per chi di dovere o di competenza volesse dare delucidazioni a Lucia e alla comunità, in quanto si tratta di un problema pubblico, scriva all’indirizzo mail redazione@sardegnalive.net