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“Queste foto sono di Cagliari. Volevo fare qualche riflessione perché dal 1 del marzo del 2020, vedo con i miei occhi cosa sta succedendo in ospedale. Non immaginate le telefonate che ricevo perché i familiari sono disperati, non possono vedere i propri familiari, quanto meno dargli un conforto. Da oggi entriamo in zona arancione, vedo però un delirio collettivo. Tutti pronti a scagliarci su politici, epidemiologi, statistici, infettivologi, presidenti, governatori e quant’altro. Nel mondo 96 milioni di contagi, oltre 2 milioni di morti, invece si vedono queste immagini che invadono le strade del centro, assembramenti e nessun controllo. I ristoratori piangono, le imprese chiudono, le famiglie languono e la gente non sembra capire cosa sta succedendo. Se non ci assumiamo la responsabilità delle nostre azioni diventerà difficile uscire da questo incubo”.
Cagliari, il giorno prima dell’entrata in vigore della zona arancione, il giorno prima è un sabato sera 23 gennaio 2021, le vie affollate dello shopping, piazze invase da tantissime persone, forse poca responsabilità e poca nitidezza della realtà cui siamo costretti a combattere con il periodo pandemico. Poi, come se non bastasse, uno dei settori trainanti dell’economia, la ristorazione e il bar, langue nella totale disperazione. Il post odierno è del consigliere comunale, capogruppo del Pd a palazzo Bacaredda, Fabrizio Marcello, nelle vesti anch edi infermiere in forza al Santissima Trinità di Cagliari, a Is Mirrionis.