“Dopo vari solleciti oggi è arrivata la nota di Ats che mi comunica la guarigione di 6 persone, e un nuovo caso di positività. Oggi quindi i cittadini positivi al covid-19 sono 39. Auguri a chi è finalmente guarito e tanta forza e coraggio agli altri. Sto cercando di contattare Ats perché a me risulta qualche guarito in più. Ne approfitto per soffermarmi un attimo sul comunicato del Presidente Solinas. Leggendolo istintivamente ho fatto alcune considerazioni che condivido con voi”.

Così la sindaca Sabrina Licheri, dal palazzo comunale ad Assemini, che aggiunge: “Perché troppi hanno abbassato la guardia”, il primo è stato lei Presidente, ma ora che lo dico a fare? Non mi serve a nulla. A me ora serve altro, ad esempio rassicurare i miei concittadini, servono rapide risposte, servono esami veloci, a me occorre conoscere lo stato aggiornato dei contagi nel mio territorio: so per certo di avvenute guarigioni non comunicatemi.
Ci sono delle azioni precise, necessarie e urgenti che l’amministrazione comunale ad ogni nuovo caso positivo, pone in essere per la tutela della persona interessata e del resto della cittadinanza, azioni che vengono immediatamente interrotte al termine dell’isolamento. Come si può operare in questo stato di incertezza e confusione? Si, sicuramente l’impegno all’interno del centro epidemiologico è “straordinario” come ha detto lei, ma non basta visto i ritardi, visto le mail errate, visti gli errori di persona nelle comunicazioni. L’Assessore Nieddu ha parlato di difficoltà a trovare nuovo personale. Sarebbe utile capire entro quali confini lo si sta cercando e fare di tutto per superarli. La situazione è tale da giustificare l’eliminazione delle lungaggini burocratiche e l’adozione di provvedimenti urgenti, sempre che i problemi siano questi. “Intervenire in maniera radicale” con un blocco di 15 giorni delle principali attività ? Perché? Perché si ha paura di non riuscire a gestire la situazione negli ospedali? Perché il delirio che regna ora in Ats aumenterà ? I problemi sono quelli? Occorre studiare e individuare le soluzioni per quei problemi senza crearne altri. Esiste un intoccabile diritto alla salute, ci mancherebbe, ma anche una libertà sacrosanta al lavoro" - ha concluso Sabrina Licheri.