Venti cittadini positivi al virus su una popolazione residente di 870 persone. Così il sindaco di Laerru, Massimiliano Leonardo Manca, ha deciso di emettere un’ordinanza con la quale dispone la zona rossa a partire da oggi, 8 ottobre, e fino al 21 dello stesso mese.

“La situazione di elevato rischio di evoluzione del contagio raccomanda di attivare le misure di contenimento, in particolare modo limitando tutti gli spostamenti non strettamente necessari per lavoro, lo studio o salute e tutte le occasioni di assembramenti”, ha spiegato il primo cittadino nel provvedimento.

“Considerato – si legge - che il virus che ha colpito la comunità laerrese, così come comunicato ai diretti interessati, è molto probabilmente la variante Delta, caratterizzata da un'elevata contagiosità, in particolar modo fra le fasce di età più giovani, e che i contagi nei paesi limitrofi risultano connessi al focolaio di Laerru, è stata ravvisata la necessità di ricorrere a misure specifiche di restrizione per i prossimi 14 giorni al fine di evitare il formarsi di assembramenti.

Da oggi è quindi “vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dal territorio comunale salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute con autocertificazione. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. È consentito, a un solo componente del nucleo familiare, per non più di una volta al giorno, lo spostamento per gli interventi necessari alla tutela delle produzioni vegetali e degli animali da cortile, consistenti nelle operazioni colturali che la stagione impone, ovvero per accudire gli animali allevati”.

Non è consentita l’attività didattica in presenza per le scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio di Laerru. Non sono consentiti gli spostamenti degli alunni frequentanti scuole di ogni ordine e grado in altri comuni. Non sono consentite le attività dei servizi educativi dell’infanzia, nonché i servizi dell’infanzia, ludici e ricreativi formali. Sono sospese tutte le cerimonie civili e religiose. Sono previste limitazione dell’ingresso nei luoghi destinati al culto nel rispetto dei protocolli Covid e sanitari predisposti dalla Chiesa Cattolica e dalle altre confessioni religiose. Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentarie di prima necessità con chiusura alle ore 20. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Restano apertele edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie. Sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti, etc.). È sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.).

È disposta la chiusura al pubblico delle strade e piazze nei centri urbani, parchi, aree da gioco, ville e giardini pubblici o altri spazi pubblici dove si possono creare situazioni di assembramento, per tutta la giornata, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private. È fatto divieto di circolare e/o sostare al di fuori della propria residenza e/o domicilio dalle ore 22,00 di ciascun giorno fino alle ore 5:00 del giorno successivo (coprifuoco). È fatto obbligo di usare sull’intero territorio e per l’intera giornata protezioni delle vie aeree anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico e negli spazi pubblici dove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale. Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei 6 anni, nonché i soggetti con forme di disabilità.