La campagna di screening contro il covid "Sardi e sicuri" va a rilento nel nord Sardegna. Secondo quanto riportato dall'Ansa, in molti paesi del Sassarese i medici e il personale tecnico amministrativo di Ats che avrebbero dovuto effettuare le operazioni di screening non si sono presentati rendendo complicata la regolare esecuzione dei tamponi.

Problemi sono stati registrati a Nulvi, Osilo, Sorso, Viddalba, Castelsardo, Uri, Ossi e Usini. A Nulvi stamattina all'apertura delle postazioni organizzate in collaborazione con il Comune non si sono presentati né medici né infermieri, ma solo amministrativi addetti alle registrazioni dei dati. "Stamattina non si è presentato nessun medico e nessun infermiere, quindi non si è potuto avviare lo screening - spiega il sindaco Antonello Cubaiu -. Per fortuna Ats si è mobilitata e ha risolto il problema inviando un medico e diversi infermieri, così alle 14 abbiamo potuto dare il via alle operazioni di screening, con due postazioni".

Analoga situazione a Usini, dove però la presenza da stamattina di almeno un medico e qualche infermiere ha consentito l'avvio dello screening, seppure in forma ridotta rispetto alle previsioni: "Si prevedeva una maggiore presenza di medici e infermieri per allestire tre postazioni, ma ne abbiamo potuto attivare solo una, che lavora per due - spiega il primo cittadino, Antonio Brundu -. C'è chiaramente qualche ritardo e disagio non previsti, ma stiamo procedendo".

I disagi per gli utenti e la carente organizzazione Ats sono stati denunciati dal consigliere regionale dei Progressisti, Gianfranco Satta: "I medici dell'ATS e delle Usca che avevano confermato la propria disponibilità a portare avanti l'attività di screening, alla luce del mancato perfezionamento dell'accordo con la Regione, hanno revocato la propria disponibilità non presentandosi all'appuntamento programmato. In molti Comuni - conclude Satta - hanno aperto le postazioni senza la presenza di un medico con ritardi di ore o in alcuni casi con rinvii al pomeriggio, con conseguenti assembramenti dei cittadini in attesa e con tecnici, infermieri e personale amministrativo costretti a eseguire i tamponi in assenza del medico per il referto".