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Diciassettemila addetti del comparto wedding in Sardegna, dai fotografi ai ristoratori, sono fermi da mesi a causa del Covid. Le richieste, in un periodo di stallo totale, sono sostanzialmente due: una data di ripartenza e i ristori. Proprio questa mattina hanno ribadito le loro ragioni durante una manifestazione sotto il Consiglio regionale, a Cagliari.
Hanno rivendicato il loro diritto di lavorare, sventolando pacificamente rose bianche e rosse. "Tranne due mesi estivi - spiega Yvonne Concu, capo delegazione delle associazioni che hanno promosso la mobilitazione - siamo fermi da quattordici mesi. Sono coinvolte circa trenta tipologie di lavoratori. Le spose sono disperate e noi non incassiamo".
Ma come ripartire? "Il nostro protocollo di ripresa è stato già presentato - ha spiegato Marzia Cilloccu di Villa Vivaldi -, noi lavoriamo su prenotazione: il tracciamento e il rispetto delle norme di sicurezza sarebbe ultra garantito. Si potrebbe ripartire tranquillamente".
Manifestazioni analoghe si sono svolte contemporaneamente nelle principiali città italiane. A Cagliari le proteste - sempre pacifiche e rispettose delle norme anti contagio - si sono svolte anche in piazza del Carmine e sotto la Regione in viale Trento. Si andrà avanti ad oltranza, almeno sino a quando non ci saranno risposte concrete.