Sono i dati forniti dall'assessorato del Lavoro in risposta a un'interrogazione e una richiesta di accesso agli atti del gruppo Pd. Le risorse destinate alle grandi imprese sono state invece liquidate al 100%. "Ora - spiega Piero Comandini, che ha illustrato i numeri con il capogruppo Gianfranco Ganau - vogliamo sapere dall'assessora al Lavoro quali correttivi intenda introdurre per velocizzare le istruttorie e procedere rapidamente con i pagamenti".

Secondo il consigliere dem, per arrivare a soddisfare le richieste dell'80% delle imprese rimaste a bocca asciutta, servono altri 100 milioni di euro, "da stanziare nella prossima Finanziaria".

In realtà la Giunta ha già annunciato il rifinanziamento del Fondo Resisto nella manovra 2022, ma solo per un ammontare di dieci milioni.

Perché?                          

"Si continua a fare propaganda, d'altra parte Resisto è stato diluito in più leggi - sostiene Comandini - ma dieci milioni non sono certo sufficienti". Secondo Ganau "i quattro interventi legislativi straordinari non hanno prodotto i trionfi di cui parla la Giunta, senza considerare che le richieste arrivate sono molte di più delle risorse disponibili"

Complessivamente sono stati stanziati per le grandi imprese quattro milioni di cui hanno beneficiato le quindici che hanno presentato istanza. Per le piccole e medie imprese sono stati sbloccati 91,5 mln (al netto degli stanziamenti nella legge omnibus): 9.215 le istanze pervenute, 1700 quelle liquidate a fronte di una copertura finanziaria del 45%. Per i lavoratori autonomi sono stati messi a disposizione 25,5 milioni: 7.878 istanze pervenute, 700 quelle liquidate a fronte di una copertura finanziaria del 100%. I dem hanno anche segnalato le anomalie dei fondi Bei: "Ci voleva poco a capire che il click day è un sistema sbagliato, che premia soltanto le dita più veloci e le connessioni più potenti. Il 5% dei 3702 richiedenti sardi ha avuto accesso ai fondi Bei".

E in quel 5%, ha fatto presente Comandini, "ci sono farmacie e concessionarie di auto: cosa c'entrino queste rispettabili aziende con il settore turistico, con l'artigianato, con l'agroalimentare, cioè con i veri destinatari individuati dal Consiglio regionale, questo resterà un mistero".