Troppe mascherine abbassate per fumare, magari vicino a estranei. A Sassari scatta il divieto di fumo, anche in spazi aperti, in luoghi dove sono presenti altre persone.

Lo ha stabilito il sindaco Gian Vittorio Campus con una ordinanza firmata questa mattina. Già nei mesi scorsi un altro provvedimento aveva vietato di fumare durante le file in attesa di entrare in esercizi pubblici etc. Oggi il divieto è sancito in tutti i luoghi e per tutto il territorio, salvo che sia possibile fumare da soli o con conviventi, senza la possibilità di incontrare estranei. 

È una nuova misura, in vigore da oggi e fino al 3 dicembre, studiata per limitare quanto possibile il diffondersi del coronavirus in città. Da qualche tempo un’altra ordinanza sindacale aveva vietato il consumo, in forma statica o itinerante, di bibite e alimenti dalle 18 alle 5 del mattino. A questo ora si aggiunge il divieto di fumo, 24 ore su 24 e sette giorni su sette. Nell’ultimo periodo numerosi cittadini hanno segnalato la presenza nelle vie e nelle piazze di molte persone che tengono la mascherina abbassata per fumare. La necessità di proteggere la salute pubblica, anche tenuto conto dei sacrifici che la maggior parte della cittadinanza sta facendo, ha portato il sindaco a firmare il nuovo provvedimento. 

Dopo le ultime sanzioni che la Polizia locale ha dovuto emettere contro alcune attività commerciali che nel fine settimana non rispettano i dettati del decreto del presidente del consiglio dei Ministri, la nuova ordinanza dispone anche per questo tipo di esercizi la sanzione accessoria della chiusura, in analogia con quanto già previsto per i bar e gli altri esercizi di ristorazione. I giorni di chiusura saranno disposti in base al numero di violazioni compiute e andranno da un minimo di cinque per la prima violazione fino a 30 giorni.

L’appello più volte rivolto a tutta la collettività da parte dell’Amministrazione comunale di rispettare le norme per collaborare tutti nella lotta alla diffusione del virus è purtroppo rimasto inascoltato da una parte seppur ridottissima della comunità, che però può potenzialmente creare danni gravissimi alla città. La necessità di tutelare l’intera popolazione e di sanzionare in modo mirato chi viola le norme ha portato a questa decisione.