L'Italia sta meglio rispetto ad altri Paesi europei ma la situazione sta peggiorando anche da noi. Lo riporta, in un servizio dell'ultimo'ora, il quotidiano on Line La Repubblica, sottolineando come, per questo, è opportuno prolungare lo stato di emergenza fino al 31 gennaio e condividere le nuove restrizioni previste dal dpcm che il governo si appresta a varare entro domani. E' questo in sintesi il senso della comunicazione fatta prima alla Camera e poi al Senato dal ministro della Salute Roberto Speranza e riassunta anche in una risoluzione presentata a Montecitorio dalla maggioranza. Ma è proprio qui che si è aperto un "caso": è mancato, infatti, in aula il numero legale proprio al momento del voto della risoluzione.

Con tanto di esultanza della Lega, "bacchettata" dal vicepresidente Rosato. Sono infatti 41 i deputati della maggioranza assenti perchè in quarantena fiduciaria, dopo i due casi di positività al Covid registrati ieri e l'avvio della procedura di sicurezza con l'effettuazione dei tamponi e dell'autoisolamento. E ora il consiglio dei ministri inizialmente previsto per stasera alle 20.30 (con la firma del dcpm di Conte entro domani), probabilmente slitterà e sarà rinviato a nuova data. 

Nessun problema politico per Roberto Giachetti di Italia viva – scrive sempre La Repubblica - ma "solo sciatteria". Non è dello stesso avviso Francesco Lollobrigida di Fdi che attacca: "Alla maggioranza mancano 100 voti, non siete stati in grado di garantire il numero legale". E Matteo Salvini commenta:  "Maggioranza allo sbando, litigiosa e assente, perfino quando si parla di virus". La seduta della Camera è stata sospesa ed è stata convocata la capigruppo. I presidenti dei gruppi di maggioranza hanno richiamato i parlamentari, fra cui alcuni che figuravano in missione e quindi assenti giustificati. Ripresa la seduta è mancato nuovamente il numero legale per otto voti. Rosato ha rinviato la votazione sulle risoluzioni a domattina, al primo punto dell'ordine del giorno.

Durante la discussione in aula, Vittorio Sgarbi si è lasciato andare a una dura invettiva, definendo "soluzione fascista" il confinamento degli asintomatici.

 Il nuovo Dpcm in sintesi

La conferma di tutte le misure anticontagio finora previste, l'introduzione dell'obbligo delle mascherine all'aperto, la proroga dello stato d'emergenza al 31 gennaio, nessuna nuova stretta ai locali sono i punti cardine del provvedimento che dovrebbe avere una durata di 30 giorni. Previsto anche un nuovo confronto oggi con gli enti locali sulle misure. E questa sera si riunirà il consiglio dei ministri per gli ultimi ritocchi al provvedimento, che sarà firmato dal premier Giuseppe Conte nella serata di domani, come confermato anche dal ministro della Salute. Anche il presidente del Consiglio, in un intervento a Confcooperative, ribadisce l'importanza di tenere alta la guardia: "L'Italia è diventata simbolo di resistenza in tutto il mondo, ma l'atenzione deve rimanere massima". E un intervento di Conte in aula è sollecitato dal centrodestra, che ha presentato una risoluzione in cui chiede "un ampio e approfondito dibattito parlamentare - alla presenza del presidente del consiglio - sulle effettiva necessità della stessa e sulle ragioni dell'eventuale provvedimento" di proroga dello stato di emergenza.

 La comunicazione di Speranza

"L'Italia, insieme alla Germania, è quella che nella Ue sta reggendo meglio la seconda ondata ma non dobbiamo farci alcuna illusione". Così esordisce alla Camera Speranza nell'illustrare il nuovo dpcm che contiene nuove restrizioni per fronteggiare il coronavirus. Il ministro sottolinea anche la necessità di un coordinamento più serrato fra Stato e Regioni, perché "oggi la novità è che non c'è più una dinamica di territorialità, con una parte di Paese molto colpito e il resto colpito solo marginalmente, ma c'è una crescita diffusa e marginalizzata: nessuna regione può sentirsi fuori dai rischi". Alla luce di queste premesse, continua il responsabile della Salute, la valutazione del presidente del Consiglio di prorogare lo stato di emergenza al 31 gennaio "è corrispondente alla situazione in cui si trova il Paese". Pertanto nel dpcm che il governo si accinge ad adottare si "valuta l'estensione dell'obbligo delle mascherine anche all'aperto". Si confermano inoltre le misure di distanziamento sociale, il divieto di assembramenti - per i quali "aumenteranno i livelli dei controlli" - e la disinfezione frequente delle mani. "Qui non c'entra la politica, non c'entrano destra e sinistra - aggiunge Speranza - sarebbe sbagliato dividersi. Bisogna rimanere uniti di fronte alle indicazioni della comunità scientifica. Dobbiamo evitare una dinamica che possa mettere in pericolo il nostro Sistema sanitario nazionale. In due mesi siamo passati da 30 ricoveri in terapia intensiva a 323. Inoltre nella prima fase l'età media dei casi era di 70 anni ora è di 41 anni, anche in questo caso la tendenza non può farci stare tranquilli perchè ad agosto l' età media era di 31 anni". 

Quanto alle scuole, la "scelta di tenerle aperte è stata giusta - continua il responsabile della Salute -  e i primi dati diffusi dal ministero dell'Istruzione dimostrano per ora un livello di contagi basso" e per il momento gestibile. "Per il vaccino servono dei mesi", che saranno di "restistenza". Ma l'Italia è avanti sulle cure: "Se ne parla meno, rispetto ai vaccini, ma un lavoro importante si sta facendo anche sulle cure e l'Italia anche qui è in prima linea". Poi conclude con un appello all'unità: "La sicurezza sanitaria è la prima mattonella su cui costruire la ripartenza del Paese e la sfida economica. I prossimi non saranno mesi facili e dobbiamo riprendere lo spirito di comunità nazionale che ci ha seguito nelle settimane più difficili, di marzo e di aprile, quando l'Italia si è stretta a coorte".

 Mattarella: "Contro Covid serve sforzo comune e condiviso"

"La pandemia globale sta comportando costi elevatissimi per le nostre società ed è necessario uno sforzo comune e un impegno convergente da parte delle istituzioni, delle imprese, di tutte le componenti sociali", ha sottolineato il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato a un convegno sul Made in Italy organizzato dal Sole24Ore e Financial Times. "Bisogna attuare un progetto - prosegue il presidente della Repubblica - il più possibile condiviso, orientato allo sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale".

Le misure in dettaglio: confermate le mascherine all'aperto

Il governo accoglie le richieste di gran parte dei governatori e non va oltre la stretta sull'obbligo di mascherine all'aperto e all'ipotesi di maxi-multe per i trasgressori.

Zero coprifuoco

Nessun 'coprifuoco' che preveda orari ridotti per i locali. Ma dalla bozza del documento spunta la possibilità di chiusure "selettive" di settori - compresi bar e ristoranti - e nuovi provvedimenti sul distanziamento sociale in caso di "scenario avverso" sui contagi.

Stop alle Regioni sulle norme meno restrittive e controlli

Resta ferma l'ipotesi sul divieto per le Regioni di adottare norme anti-contagio meno restrittive di quelle del governo e la spinta verso l'incremento dei controlli da parte delle forze dell'ordine, supportati eventualmente anche dai militari. Ed è ancora sul tavolo l'idea di un inasprimento delle multe.

Soluzione soft sulla capienza degli impianti sportivi

Il dibattito resta aperto con le Regioni sul contingentamento delle presenze negli impianti sportivi. La mozione 'soft' dei governatori prevale sulle indicazioni dello stesso Cts e il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, si dice fiducioso per "una soluzione ponderata sul tema della capienza" negli impianti sportivi, teatri e locali di eventi. L'idea del presidente della Puglia Emiliano è quella di superare il numero assoluto di presenze (finora il limite è di mille all'aperto e duecento al chiuso) e di fare invece "riferimento ad una percentuale", ipotizzata da alcuni intorno al 10% della capacità delle singole strutture. Non cambia per ora - garantisce il ministro dei Trasporti De Michelis - la quota massima dell'80% di passeggeri consentita sugli autobus.

Fuori dal coro c'è il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che dopo essere stato tra i primi ad imporre l'obbligo di mascherina all'aperto nella regione annuncia un'altra ordinanza restrittiva per bar, gelaterie, pasticcerie ed esercizi simili: dovranno essere chiusi, con decorrenza immediata e fino al 20 ottobre, dalle 23 alle 6 del giorno successivo.

Riattivato il Comitato operativo della Protezione Civile

Da Nord a Sud, a fare ancora una volta le spese dell'aumento dei contagi sono gli ospedali: secondo l'ultimo bollettino nelle ultime 24 ore sono state registrate 16 vittime e 2.257 nuovi positivi (ieri erano stati 2.578), frutto di appena 60.241 test. Anche per questo la Protezione Civile ha riattivato il Comitato operativo, lo stesso che ha affrontato i primi mesi dell'emergenza Covid. In una prima riunione, che ha riguardato un check con le regioni per verificare l'impatto sulle strutture sanitarie e l'approvvigionamento di materiali, non sono state rilevate particolari criticità. Ma la task force ora tornerà a riunirsi con cadenza periodica: sono segnali di una riorganizzazione che vede il Paese spuntare nuovamente le armi contro la seconda avanzata del Covid. Il virus ha 'varcato' anche le aule della Consulta: l'udienza pubblica della Corte costituzionale, già fissata per domani con all'ordine del giorno un caso molto atteso riguardante le unioni civili, è stata rinviata a nuovo ruolo dopo l'accertamento di quattro casi di infezione. (Fonte La Repubblica) 

(Nella foto, tratta dal sito del Ministero della Salute, il ministro Roberto Speranza)