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Il Presidente di ANCI Sardegna, Emiliano Deiana, raccoglie le istanze di numerosi sindaci appartenenti a diverse zone dell’Isola e scrive una lettera di chiarimento all’Assessore Regionale dell’Igiene e Sanità, Mario Nieddu, al Presidente VI Commissione Salute e politiche sociali, Antonio Mario Mundula, al Direttore Generale di Ares, Annamaria Tomasella, e ai direttori generali delle 8 Assl.
“In seguito all’aumento esponenziale di casi di contagi da variante Omicron, in molti territori, riferibili a differenti ASL di competenza, si riscontrano modalità non omogenee di inserimento di casi positivi nella piattaforma ufficiale. In alcune realtà – spiega Deiana - si includono in piattaforma i casi riscontrati positivi con modalità molecolare, in altre vengono inclusi anche i casi positivi riscontrati tramite tampone antigenico, a cui moltissimi cittadini si sottopongono presso farmacie e centri privati accreditati”.
Il Presidente di Anci Sardegna chiede quindi “che venga definita una modalità uniforme di inserimento dei casi di positività, prevedendo un criterio omogeneo di inserimento in piattaforma in tutti i Comuni sardi e quindi in tutte le ASSL competenti per territorio”.
“Si rappresenta – continua Deiana - che la registrazione nella piattaforma ‘Gestione Casi e contatti COVID-19’ dei casi positivi determina per i Comuni l’attuazione di precisi protocolli dedicati. In base alla comunicazione dei casi gli Enti locali sono chiamati ad attivare servizi a supporto dei cittadini positivi come, ad esempio, il ritiro dedicato dei rifiuti conferiti in modalità indifferenziata”.
“A proposito delle regole sulla raccolta dei rifiuti, stante la competenza comunale del servizio, si chiede alla Regione Sardegna se non si ritenga di doverle modificare in virtù dell’incidenza della variante Omicron ovvero prevedere una serie di ristori per via dell’aumento dei costi del servizio.
Inoltre, viene demandato agli Uffici sociali comunali l’attivazione di un ulteriore e necessario sostegno a casi Covid-19 riferibili persone fragili, anziane o non autosufficienti”, conclude il Presidente di Anci.