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Proseguono proteste e manifestazioni di tutte le organizzazioni sindacali di dirigenti medici e operatori sanitari per denunciare la situazione della sanità del Nuorese. Le segreterie di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Aaroi Emac, Anaao Assomed, Cimo Fesmed e Fassid Sardegna hanno anche annunciato una giornata di sciopero "se le richieste per la situazione disastrosa e le carenze di organico dell'ospedale San Francesco di Nuoro non saranno evase".
L'avviso è giunto al Prefetto di Nuoro, ai commissari di Ats e Assl di Nuoro e al direttore dell'Assessorato regionale della Sanità. Le sigle denunciano: "La situazione attuale del sistema sanitario regionale è drammatica, in particolare l'ospedale San Francesco di Nuoro versa in una carenza di organico che crea notevole carico di lavoro e rischi per il personale. Su mandato dell'assemblea dell'Ospedale di Nuoro è stato chiesto il 4 ottobre un incontro ai nostri dirigenti, ma tale richiesta non ha avuto alcuna risposta e in una nuova assemblea convocata il 19 ottobre, l'assemblea ha dato mandato di procedere allo stato di agitazione".
"In caso di non accoglimento o esito negativo della conciliazione - minacciano -, le nostre segreterie porranno in essere ulteriori forme di mobilitazione, ricorrendo anche allo sciopero di tutto il personale della Sanità della Assl di Nuoro". Da mesi i cittadini di tutto il centro Sardegna si battono contro lo smantellamento del San Francesco, un tempo terzo polo sanitario della Sardegna, che serve oltre la provincia di Nuoro anche Goceano, Ogliastra, Gallura e Oristanese.
Pochi giorni fa, dopo la chiusura temporanea dei reparti di Chirurgia e Ortopedia per mancanza di personale, cittadini, associazioni e sindacati sono scesi in piazza a Nuoro per protestare. I manifestanti hanno denunciato lo smantellamento della sanità ospedaliera e territoriale con la mancanza di 7 o 8 medici per reparto al San Francesco, la carenza cronica di medici di base e pediatri e il depauperamento dei poliambulatori territoriali.