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Nell’ex sede dell’Unione Sarda, a Terrapieno, grandi massi in caduta libera, pari a tonnellate di roccia calcarea ora visibile sotto l’antica Torre di Santa Lucia. Accade a Castello, dove una porzione dello stesso sta crollando.
E, di sicuro, andrebbe valorizzato a partire dalle sue mura. Una serie di crolli si stanno verificando in questi giorni e l’ultimo stamattina, tra piazzetta Mundula e Palazzo Viceregio. Dopo le fortissime piogge dei giorni scorsi che potrebbe aver accelerato il processo erosivo della roccia.
“Il crollo - afferma Marcello Polastri, a capo del team esplorativo Sardegna Sotterranea - è avvenuto in una zona molto sensibile dal punto di vista del dissesto idrogeologico perché nel 1700 già i Piemontesi vollero consolidare più volte il medesimo sito”.
A cadere sotto, nel precipizio, tonnellate di roccia. Dapprima grandi porzioni di pietra calcarea che ruzzolando nel declivio collinare sottostante è divenuta una bianca pietraia. “Chi di competenza dovrà ora trovare un rimedio a questa situazione preoccupante - concludono i volontari di Sardegna Sotterranea - avvalendosi del nostro aiuto gratuito ma competente nell’offrire alle istituzioni tutta la documentazione necessaria su questo angolo di città gravato dalle frane”.