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“Un figlio illustre di Sardegna”. Si può giustamente e doverosamente definire così il professor Paolo Pillonca, uno dei più importanti studiosi di cultura sarda, giornalista e scrittore, scomparso nella tarda serata di ieri all’età di 75 anni.
Nato a Osilo l’8 ottobre del 1942, ha praticamente dedicato tutta la sua vita allo studio della poesia e della lingua sarda. Professore di scuole superiori a Seui, paese della moglie, dal 1979 al 1988 lo troviamo nella redazione nuorese de “L’Unione Sarda”. Dal 1988 al 2000 ricopre l’incarico di capo ufficio stampa della Giunta regionale.
Presidente di giuria in molti premi letterari, ha avuto il merito di far conoscere ad alti livelli la poesia improvvisata, curando varie pubblicazioni dedicate ad alcuni dei più grandi esponenti “A bolu” che la Sardegna abbia dato.
Una passione, questa, che ha avuto sin da piccolo e che lo ha accompagnato nel corso di tutta la sua esistenza. Importante anche la sua produzione letteraria, tra cui l’opera omnia di Remundu Piras, Antonandria, Laras, cantones de lunas antigas e Il bandito senza colpa. Nel suo curriculum, anche una collaborazione con il quotidiano “La Nuova Sardegna”. Ha fondato la rivista “Làcanas”, un bimestrale che racconta la Sardegna in tutte le sue varianti.
Inoltre, molte sue composizioni poetiche sono state musicate da alcuni importanti artisti sardi, come Piero Marras, Franco Madau e il tenore “Santa Sarbana di Silanus”.