Erano davvero tante, ieri sera, le persone che hanno preso parte a “ISCOLAS A MANU TENTA”, l’evento organizzato dai giovani studenti delle Scuole superiori di Nuoro, insieme e nel nome di una tradizione da condividere nei suoi molteplici suoni e colori.

E’ stata la festa delle feste, al di la dei paesi di provenienza che hanno saputo abbattere gli steccati dei confini per unirsi in un unico grande “sentimento”, capace di avvalorare la cultura popolare nelle sue tante manifestazioni.

Sono stati i giovani, ancora una volta, che hanno dato fiato alla bellezza di una Sardegna che si racconta, che non può e non vuole spegnersi e che ha trovato, nell’entusiasmo dell’iniziativa, il desiderio di incontrarsi, di divertirsi, di ballare e di cantare insieme.

In seno agli Istituti nuoresi (Liceo Classico, Istituto Tecnico Agrario, Liceo Scientifico e ITC2), si sono creati dei gruppi folklorici formati da componenti provenienti dai diversi centri del territorio i quali, indossando ciascuno il proprio abito tradizionale, hanno dato vita alle stupende espressioni di una tradizione che “trasversalmente” crea dialogo e condivisione attraverso la lingua, il ballo, il suono e il canto dell’isola che sa dettare i ritmi e che trova nella forza dei giovani interpreti un nuovo impulso per affermarsi.

L’evento, presentato da Roberto Tangianu, si è svolto nei Giardini di Piazza Vittorio Emanuele del capoluogo barbaricino e ha visto la partecipazione di alcune tra le più belle realtà della cultura popolare isolana. Sono intervenuti, tra gli altri, i Gruppi Folk “Brathallos” di Fonni, “Antonia Mesina” di Orgosolo, “Ortobene” di Nuoro, “Santa Lulla” di Orune,  i Tenores “Su Remediu” di Orosei, “Sant’Elene” di Dorgali, “Su Tenore” di Orune.

Apice dell’iniziativa sono stati i balli che hanno letteralmente travolto l’entusiasmo di tutti, coinvolgendo i presenti, creando più cerchi concentrici e un vero e proprio vortice di identità che ruotava su se stesso.

<<E’ stata una delle più belle esperienze che ho avuto modo di vivere e di condividere nell’arco del mio percorso artistico. – ha detto Roberto Tangianu – L’energia di una folla gigantesca formata da tantissimi  ragazzi e ragazze che ballano, cantano e si divertono riappropriandosi di ciò che gli appartiene, della loro storia, del valore più autentico di questa terra, non può lasciare indifferente nessuno. Le idee dei giovani camminano velocemente così come corre la loro voglia di essere e di fare. Le idee dei giovani abbattono anche le barriere che gli adulti spesso innalzano di fronte alla fatica di affrontare le cose per cambiare le cose. Ieri, nel cuore della città delle tradizioni e della cultura popolare, c’era il nostro presente che “comunicava” con il loro futuro, che dialogava, che condivideva un’esperienza unica e sicuramente ripetibile. E’ stato un esempio per tutti, anche per chi non c’era>>.

All’inizio della manifestazione, che si è conclusa poco dopo l’una di notte, è stata letta una poesia composta dal giovane orgolese Giuseppe Rendini, di cui riportiamo il testo.

 

 

ISCOLAS A MANU TENTA...

 

Riunidas sas iscolas de Nuoro

Tottus a manu tenta, a ziru tundu,

De su folklore amore profundu