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Il profilo dei tacchi come Perda Liana e i prosciutti di Talana e Villagrande Strisaili. I malinconici vicoli di Gairo vecchia e la tradizione vitivinicola di Jerzu. Il Dillosauro di Tertenia e le cascate di Lequarci a Ulassai. E ancora, il patrimonio artistico di Maria Lai, l’osservatorio astronomico sul Monte Armidda, il trenino verde che da Mandas porta ad Arbatax passando per Ussassai, Arzana e Lanusei. Un insieme di istantanee che è appena una pennellata, ma rende l’idea di quanto l’Ogliastra sia un piccolo universo di tesori, suggestioni e risorse. Un mosaico di elementi che si combinano fra loro costruendo un tessuto sociale e culturale in un ambiente storico-paesaggistico che affascina e stupisce sempre più. Questo fazzoletto di terra, dove più che altrove in Sardegna l’uomo ha saputo operare nel rispetto di una natura ancora selvaggia, è divenuto negli ultimi anni meta del turismo di massa.
La presenza di Alexander Honnold e Jared Leto a Baunei, nei giorni scorsi, è sintomatica del richiamo crescente esercitato da questo angolo di isola. Il primo è uno degli alpinisti più famosi al mondo, celebre per la pratica del free solo e dell’arrampicata in velocità. Il secondo è attore hollywoodiano, già premio Oscar, in Italia per promuovere il film House of Gucci del cui cast stellare fa parte. Entrambi hanno scelto di trascorrere alcune ore a Cala Goloritzé, dove hanno scalato la maestosa guglia di Punta Caroddi, che emerge dal mare innalzandosi per 128 metri. Le foto dei due sono divenute virali sui social, dove i milioni di follower che li seguono hanno potuto ammirare uno degli scorci più famosi del Golfo di Orosei.
UN ANFITEATRO SUL MARE. Salvatore Corrias, ex sindaco di Baunei e oggi consigliere regionale, racconta a Sardegna Live: “Tempo fa avevo contestato a Flavio Briatore il fatto che avesse usato l’arco di Goloritzé per promuovere il Billionaire. Trovai abbastanza inopportuno che il nostro mare venisse utilizzato per sponsorizzare un locale di Porto Cervo. In quella occasione invitai l’imprenditore a venire in Ogliastra e conoscere quella Sardegna meno nota ma non per questo meno attraente. L’Ogliastra, infatti, è un anfiteatro sul mare tra Gennargentu e Supramonte. Si trova in una posizione mediana e privilegiata. Esattamente a metà strada fra il mondo smeraldino dei vip e il litorale più prossimo al Golfo di Cagliari, quello di Villasimius, anch’esso vocato a quel tipo di turismo con villaggi e resort importanti”.
NON SOLO MARE. “Noi per primi, negli ultimi anni, stiamo compiendo un percorso di riscoperta dei nostri stessi territori – spiega Corrias –. Non che non li conoscessimo, ma una maggiore presa di coscienza di chi abita un territorio è essenziale per aiutare chi viene da fuori ad apprezzarlo. È così che quelli che fino all’altro giorno erano luoghi da cartolina e niente più, finalmente stanno assumendo una dimensione più ampia anche in chiave turistica”.
Ma in Ogliastra è possibile compiere un vero e proprio viaggio alla scoperta di un’identità. “La presenza nelle nostre località di mare di personaggi importanti è ormai una costante. Scoprire la costa, poi, induce i visitatori a scoprire l’eldorado meraviglioso che è l’intera subregione ogliastrina. Non dimentichiamoci che l’Ogliastra è una blue zone: il fenomeno dei nostri centenari è studiato in tutto il mondo. Così come ormai anche l’entroterra è punto d’approdo per i grandi meeting internazionali grazie alla bellezza dei borghi per i quali, comunque, bisogna ancora fare molto. A tal proposito ho presentato un’interrogazione per sollecitare la Giunta regionale e capire cosa intende fare per contrastare l’emergenza dello spopolamento. Io per primo vorrei costruire un progetto di rilancio condiviso con tutti gli attori del territorio (amministratori, associazioni e imprese)”.
Stefano Monni, attuale sindaco di Baunei, punta molto sull’operosità dei suoi conterranei: “Abbiamo un artigianato vivo e in movimento, prodotti enogastronomici di nicchia, ottimi formaggi, buon vino. Da oltre quarant’anni proponiamo importanti appuntamenti come la sagra della carne di capra a Santa Maria Navarrese o quella sul Golgo, o ancora la sagra del maialetto. Tante anche le attività organizzate da pro loco e associazioni. Siamo pronti per la stagione 2022, quando si spera che l’emergenza sia rientrata. L’offerta turistica deve migliorare sempre più e i servizi, per quanto buoni, devono crescere costantemente”.
UN PERCORSO DI TUTELA. Il litorale ogliastrino è caratterizzato da insenature e calette, spesso raggiungibili unicamente via mare, che negli ultimi tempi hanno sofferto in maniera evidente l’avvento di un turismo sempre più invasivo. Come ovviare a questo problema e preservare il patrimonio naturalistico? “Già nel 2016 – ricorda Corrias – abbiamo firmato la prima ordinanza che, a fronte di un carico antropico crescente, ha stabilito il numero chiuso a Cala Biriala, disposizione estesa poi anche alla Cala dei Gabbiani e Mariolu. Siamo stati forse i primi in Italia ad assumere una misura di questo tipo, resasi peraltro ancor più utile durante l’emergenza sanitaria, quando il contingentamento era assolutamente necessario. Confido che rimangano in vigore anche nei prossimi anni. È stato un passaggio necessario per preservare quello che è un vero e proprio habitat e garantire la sostenibilità nell’intero golfo che è stato riconosciuto quale Sito di interesse comunitario. Ecco, questo è l’unico strumento che finora ci ha consentito di preservarlo”.
LA RESPONSABILITA’ DI CUSTODIRE. Stefano Monni si trova oggi ad amministrare un territorio sempre più al centro degli itinerari turistici. “Questo – ammette il primo cittadino –, se da una parte ci riempie di orgoglio, dall’altra ci responsabilizza. Stiamo parlando di un fenomeno crescente rispetto al quale abbiamo l’obbligo morale di tutelare il nostro patrimonio per consegnarlo intatto alle generazioni future. Stiamo cercando di valorizzare in maniera sostenibile il complesso ambientale del nostro territorio sia sul Supramonte che lungo i 40 chilometri di costa. Tantissime attività economiche sorgono e prosperano grazie all’indotto generato dal turismo e di questo siamo felici. Anche gli imprenditori del settore devono essere tutori del rispetto dell’ambiente per continuare a usufruirne in maniera sana”.
INVESTIRE SULLA SICUREZZA. “La stagione turistica si allunga sempre di più, iniziando sotto Pasqua e proseguendo ancora oggi, a metà novembre – spiega Monni a Sardegna Live –. In tale contesto è importante investire sul rispetto delle regole e della sicurezza. Purtroppo, anche quest’estate si sono registrati casi di persone smarritesi in zone impervie dopo essersi avventurate senza guide né esperienza. Il fatto che qualcuno non sia stato ritrovato ci addolora. Noi accogliamo tutti a braccia aperte, ma la sicurezza delle persone deve essere un aspetto fondamentale”.
E per quanto riguarda il numero chiuso nelle cale più piccole, Monni conferma l’impegno a prorogare le ordinanze, spiegando anche che “oltre a preservare spazi già provati dal crescente numero di visitatori, le misure hanno dirottato migliaia di turisti in altri spazi permettendo loro di scoprire tante altre spiagge meno frequentate come Cala Sisine, dove non si erano mai registrate tante presenze come quest’anno”.