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La terribile alluvione, che lunedì 18 novembre ha devastato l’Isola, ha fatto emergere la grande solidarietà tra la popolazione sarda.
Sin da subito, sono state numerose le iniziative volte ad aiutare le persone che sono rimaste coinvolte nella tragedia.
Tra queste, c’è anche quella di un giovane studente d’ingegneria.
Di seguito, la sua lettera da lui inviataci che ha lo scopo di coinvolgere quante più associazioni e movimenti studenteschi possibili.
“Salve,
Mi chiamo Antonio Demarcus e sono uno studente dell’università d’ingegneria.
Insieme a un’amica, studentessa in psicologia, abbiamo pensato a quanto sarebbe bello e utile se tutte le associazioni e i movimenti degli studenti universitari dell’ateneo di Cagliari e Sassari si coalizzassero per fare un’unica raccolta all’interno delle università per aiutare i cittadini interessati dall’alluvione.
L’idea di questa proposta parte della necessità di unione tra studenti, ma sopratutto dalla possibilità di creare una rete capillare, ordinata, che riesca a coprire tutte le università.
Lo scopo, è, dunque, quello di unire le forze per dare un aiuto concreto agli alluvionati.
Creare, quindi, un unico gruppo, un unico fondo e non tanti.
Il pensiero va ai tanti bambini e ragazzi che sono rimasti senza gli strumenti per studiare e allora ci siamo domandati: chi più della cultura può portare cultura?
chi più degli studenti universitari può aiutare questi bambini a ritrovare il futuro?
I fondi raccolti saranno devoluti all’associazione ILISSO, costituita da 26 lavoratori di Olbia e dintorni che ha, tra i tanti scopi, quello di promuovere la realizzazione di attività di assistenza a favore di persone svantaggiate e sostenere economicamente iniziative di solidarietà.
Vi ringrazio per l’attenzione e invito tutti coloro che volessero aderire all’iniziativa, o a avere maggiori informazioni, a contattarmi”.