Il fascino della Sardegna ammalia anche i cittadini provenienti dall’America Centrale. È il caso di Ricardo German, 21 anni, studente dell’Universitàsi Sonora, che è venuto apposta dal Messico per essere presente, lo scorso sabato, alla presentazione dell’ultimo libro di Giuseppe Corongiu Metropolitània e àteros contos tòpicos, distòpicos e utòpicos”.

German, appassionato dell'idioma regionale, molto conosciuto tra i seguaci della lingua sarda in Facebook, ha approfittato di un viaggio già programmato in Europa per non mancare a questo appuntamento dedicato alla lingua e alla cultura sarda.

Un intervento, il suo,  a sorpresa, e rigorosamente in lingua sarda, che ha sorpreso i presenti e riscaldato i cuori dei militanti. Nello specifico, lo studente-viaggiatore messicano ha raccontato della sua passione per il sardo e ha inviato i presenti, ma in realtà tutti i sardi, “A no l'ismentigare e sardos, bos naro, imparade e faeddade sa limba bostra”.

La presentazione ha richiamato centinaia di persone nonostante il pomeriggio afoso.

Alla presentazione dell’opera di Corongiu, già direttore delle politiche linguistiche regionali fino al 2014, pubblicato da Palabanda Edizioni di Maria Gabriella Ranno ha partecipato un centinaio di persone.

Francesco Casula, storico e critico letterario, ha rimarcato il fatto che quest’opera “Rompe con tutta la tradizione precedente, a parte la forma racconto. Ma non va contro questa tradizione, piuttosto va oltre”.

Per Maria Antonietta Mongiu il libro è “Fondativo di una nuova fase della lingua sarda. Finora non si era registrato un uso così colto della lingua comune, perlomeno in questi termini. L'autore rompe con la tradizione, ma solo con quella recente cantonale e asfittica, mentre si riallaccia a quella di grandi poeti del Settecento e Ottocento”. Il libro sarà ora presentato anche in altre località dell’isola.