A caratterizzare l’ultima giornata a Solarussa del “Terre di confine Film Festival” è stato l’incontro dal titolo “Il cinema insegna la vita”, un appuntamento che ha visto a confronto dieci tra registi, operatori dell’audiovisivo, videomaker e insegnanti. 

Il dibattito, introdotto da Enrico Pitzianti e moderato dal formatore Andrea Mura, ha portato alla luce alcune situazione in cui si sta già utilizzando il cinema sia come strumento per educare i bambini alla visione e all’interpretazione del messaggi audiovisivi, sia come strumento per metterli in grado utilizzare questo straordinario strumento di comunicazione.  

Una terza direzione vede la cinematografia come miccia per far parlare di altri temi quali storia, geografia, politica e tanto altro. 

È il secondo anno consecutivo in cui la manifestazione diretta artisticamente da Marco Antonio Pani ha scelto di dedicare un importante momento di confronto al mondo dell’educazione e della formazione. 

Oltre a Pani, hanno preso parte all’incontro i registi Matteo Incollu e Sergio Scavio, la dirigente scolastica Alessandra Patti e l’insegnante Alessandra Piras, l’animatrice Michela Anedda, Ottavia Pietropoli della Cooperativa Museo del Mare Sant’Antioco, Alessandra Sento della “Società Umanitaria-Cineteca Sarda” e Mariangela Bruno della Fondazione Sardegna Film Commission.

Nel corso degli interventi, i relatori hanno proiettato degli estratti video di laboratori svolti nelle scuole, tra cui le animazioni “Alla ricerca di madre natura” della classe 5^D - Scuola Primaria dell’I.C.“Gramsci-Rodari” di Sestu, (vincitore Cinemambiente di Torino 2018), e “About the sea”, esito della residenza artistica per ragazzi “Cosa ci porta il mare” progetto del Muma-Museo del Mare di Marco Antonio Pani e Michela Anedda, oltre che “Coins” di Matteo Incollu e “La notte di cesare” di Sergio Scavio.

“Uno degli scopi che spero che si raggiungano, anche attraverso iniziative come questa – ha affermato Andrea Mura – è proprio quello di incontrarsi, parlarsi, conoscersi e far migliorare l’intero settore”.

Un valido contributo è arrivato anche dai registi Orlando Lübbert e José María González. Quest’ultimo, in particolare, ha evidenziato l’esperienza della legge cinema del Paese sudamericano, che prevede che chiunque ottenga dei finanziamenti per fare dei film, debba inserire tra le spese un intervento significativo di cinema nelle scuole. L’ultimo obiettivo sarebbe quello di far diventare il cinema materia curricolare a tutti gli effetti.