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Dalla Romania a Sassari per sequestrare una ragazza ventenne e riportarla nel suo paese d’origine. Un sodalizio composto da una donna di 43 anni e i figli di 19 e 15, (accusati di tentato sequestro di persona in concorso e tentato omicidio), tutti di nazionalità rumena, sono stati ammanettati dai Carabinieri.
In una via del centro storico, nei pressi della zona di Porta Sant’Antonio, è scattato il blitz: i tre, a bordo di una Mercedes e armati di coltelli, volevano a tutti i costi riportare in Romania la 20enne. Ma un passante, un operaio 45enne di Sassari, ha visto la scena da “film” e si è messo in mezzo affrontandoli e riuscendo a bloccare il gruppo fino all’arrivo dei militari dell’Arma, con gli equipaggi delle Radiomobili.
La banda era formata dall'ex marito della giovane, dalla suocera (entrambi finiti nel carcere di Bancali), e dal cognato minorenne. Da quanto accertato, la giovane donna era fuggita dalla Romania lasciando anche il suo bambino di un per allontanarsi dai soprusi ai quali era sottoposta.
I familiari hanno portato con loro anche il bimbo in questo viaggio. Ora si dovrà decidere dove sistemare mamma e figlio, probabilmente in una struttura protetta. (Nella foto in alto, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Sassari, Giuseppe Sepe)