In un piccolissimo paese vicino Cagliari abbiamo incontrato Daniele Cabras, in arte Dany Cabras.  Il ventisettenne, tra un video e l’altro si è raccontato ai microfoni di Sardegna Live svelando un lato che nelle sue divertenti gag non emerge. Infatti, il ragazzo da due milioni e mezzo di follower su Tik Tok, ci ha parlato di sconfitte e delusioni che lo hanno condotto al successo e alla persona che è oggi.

Come ci si sente ad essere uno degli influencer sardi più conosciuti?

“In realtà è una cosa che non ho modo di riscontrare nel concreto. Vedo solo tanti numeri, tanti messaggi, ma la mia percezione reale non è definita. Quando esco mi capita di essere riconosciuto e di essere fermato; forse è in quel caso che realizzo, ma dentro la mia casa non ho la percezione. Sai, quando realizzi con amore e divertimento qualcosa badi poco al risultato. Ti capita di farci caso quasi per sbaglio; io faccio solo quello che mi va di fare e mi diverto tantissimo. Penso a un video, lo realizzo, lo pubblico e poi non guardo nemmeno i numeri. Vivo senza pressioni nel dover postare dei contenuti solo per il mio seguito, al contrario non sarei più spontaneo.”

Com’eri da bambino?

“Ero super timido e impacciato sino a quindici anni. In quegli anni non avrei mai potuto immaginare che avrei fatto dei video e sarei riuscito a pubblicarli. Dalla terza superiore è cambiato qualcosa, ho iniziato a sbloccarmi. Ma la vera svolta è arrivata grazie al Forte Village. Lavoravo all’ingresso dell’hotel e avevo a che fare ogni giorno con tantissime persone, sempre diverse. Quel lavoro, in assoluto, mi ha fatto combattere la timidezza. Fa riflettere che il lavoro in albergo sia stata una seconda scelta. Dato il mio titolo di studio (perito elettrotecnico), immaginavo il mio futuro alla Saras; sono evidentemente capitato nel momento sbagliato. Ho mandato tantissimi curricula senza mai esser richiamato. È stato a quel punto che mi sono avvicinato al mondo del turismo per sette anni – e tiene a specificare che - Tutte le cose che ho fatto non le rinnegherò mai, perché ho capito che tutti gli errori, tutte le porte chiuse e i successivi cambi di rotta, mi hanno portato a quel che sono ora.”

Dal Forte Village a 2.5 milioni di followers, com’è successo?

“Partiamo dal fatto che sono sempre stato un’idiota su Facebook scrivendo delle stupidaggini; parallelamente su YouTube vedevo video divertenti realizzati da altre persone e mi sono chiesto ‘Perché non provare a farlo anche io?’. E così iniziai, facendo tantissimi sbagli; delle volte riguardo i primi video e mi imbarazzo – ma con l’umiltà che lo contraddistingue, aggiunge – non che ora sia il massimo, ma prima non ero bravissimo. Ho continuato e ho creduto in me stesso. Capisco quel momento della vita, che attraversano tutti i ragazzi, dove ti ritrovi spaurito, senza obiettivi o semplicemente non sai cosa fare nella vita quando dovresti. Io, attraverso la mia esperienza, dico: Fate tutto quello che volete fare e che vi diverte. Buttatevi! Provate! Anche quando non avete un obiettivo preciso davanti a voi. Io avevo un telefono e ho iniziato a fare dei video per divertirmi, il resto è stata una conseguenza. L’importante è non mollare mai, soprattutto davanti alle prime difficoltà. Pensa che i primi video che ho pubblicato avevano una decina di visualizzazioni, non ho mai mollato anche se alle volte il pensiero ha sfiorato la mia mente.”

A proposito dei tuoi video, come nascono?

“Per creare contenuti mi basta solo uscire da casa, sono un ottimo osservatore. Mi piace guardare, studiare e poi interpretare a modo mio. Oppure vedo una scena divertente, nel quotidiano, e la interpreto perché mi ha fatto molto ridere, cercando di creare uno specchio con la realtà per dire alla mia community ‘Guardate cosa facciamo tutti!’”

Quanto tempo impieghi per realizzare un video?

“Dipende dal video. Per un video di un minuto dove devo trovare le giuste inquadrature, ripetere le scene, montare le immagini impiego in media due ore e mezzo. Probabilmente appare tutto come una grande improvvisazione, ma in realtà sono un perfezionista.”

Il tuo pubblico è vastissimo. Sei apprezzato e seguito dai bambini sino ad arrivare ai loro nonni. Questo seguito è casuale?

“Forse è dato dal fatto che affronto e racconto molti spaccati della realtà. Prendo in giro gli anziani che parlano di politica e, in quel caso, coinvolgo i giovani; poi mi capita di imitare i bambini, la vita scolastica o casalinga con i genitori e, in quell’altro caso, oltre che i bambini mi rivolgo un po’ ai ricordi di chiunque. Io lo faccio solo per non essere monotono. Ho la grandissima fortuna di far parte di una grande community di persone che, non solo mi assecondano, ma mi sostengono, suggerendo e stimolando la mia creatività. È questa la magia e la bellezza della condivisione! Hai l’opportunità di conoscere tante persone e di migliorarti ogni giorno”

Di tua mamma cosa ci puoi raccontare?  

“Mia mamma non solo guarda i miei video, ma è una mia grande complice. Se fosse stata come la rappresento, sarei scappato molto tempo fa! In realtà, chiacchieriamo molto durante la progettazione dei video; le chiedo consigli, le dico ‘Ma ti ricordi quell’aneddoto…?’. Siamo una famiglia molto unita; da entrambi i miei genitori mi sento molto supportato. Sono sicuro che senza loro non avrei mai fatto nulla. Assicuro che solo le scene con mio fratello sono fedelmente rappresentate”

E sul campo sentimentale?

“Sono fidanzato, ma lei non lo sa – ride - no in realtà sono molto concentrato sul mio futuro e i miei progetti. Ad esempio, in collaborazione con un'altra influencer stiamo realizzando un nuovo programma per il web, principalmente focalizzato su Tik Tok dove si riderà, rifletterà e si tratteranno molti temi con interviste a personaggi noti. Abbiamo già iniziato le registrazioni. Per gli altri progetti non voglio ancora raccontare nulla, ti posso dire che sicuramente tra i miei sogni nel cassetto c’è quello di fare il presentatore di programmi comici.” 

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