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Una tra le ripartenze più sentite ed attese dopo il lockdown riguarda il settore crocieristico, che coinvolge migliaia di lavoratori ed appassionati del settore. Sabato scorso, da Genova, è ripartita la “Regina del Mediterraneo” Costa Diadema, con un protocollo sanitario che permette agli ospiti di godersi la crociera nella massima sicurezza. Ad inaugurare il teatro, in questa ripartenza, il debutto dell’“Hollywood night music show”, ideato, curato e interpretato da Dave Ruda. Lo spettacolo ripercorre la storia del cinema internazionale, attraverso le migliori colonne sonore. Lo show spazia dalla Febbre del sabato sera a Ghost, da Flashdance e Rocky ai Blues Brothers e tanto altro, senza tralasciare l’italiano, con “Parla più piano”, un omaggio all’intramontabile film Il padrino”.
Cosa vuole dire ideare uno show proprio?
“Ideare uno show tutto mio significa, innanzitutto, prendermi tutta la responsabilità delle scelte. Succede che per la prima volta sei solo tu a prendere delle decisioni e a sottoporle a chi le deve approvare, e per questo devi considerare proprio tutto, studiare ogni minimo dettaglio, non tralasciare nulla. Nella durata dello show devi cercare di far vedere realmente ciò che sei capace di fare, qual è il tuo talento e quanta è la tua passione per quello che fai. Allo stesso tempo devi entrare nei panni dello spettatore, capire cosa potrebbe catturare la sua attenzione senza mai annoiarlo, cosa potrebbe emozionarlo e far sì che se ne vada soddisfatto, con un buon ricordo di quello che ha visto.”
A cosa in particolare hai prestato la massima attenzione per la sua organizzazione?
“Per prima cosa ho pensato ad un repertorio che comprendesse brani veramente conosciuti da tutti, ma che allo stesso tempo potessero valorizzare le mie caratteristiche vocali, tenendo una certa comodità per poterli interpretare al meglio dall’inizio alla fine dello show. Contemporaneamente all’esecuzione dei brani, alle mie spalle vengono trasmessi dei video, anch’essi creati da me, alcuni da zero ed altri lavorando su dei visual. Una volta assimilato bene il repertorio, a quel punto iniziava a prendere forma nella mia testa tutta la parte scenica e, una volta imbarcato, ho avuto modo di lavorare alle luci e agli effetti speciali con il team di tecnici della Diadema.”
I pensieri al termine della prima esibizione quali sono stati?
“È stata una forte emozione. Dopo lo stop di 6 mesi causa Covid avevo tanta voglia di tornare su quel palco, e questa volta con il mio show, a differenza delle altre in cui facevo parte, come frontman, del gruppo del teatro con una collega e 16 ballerini. Questa volta ero solo, ed è stato bellissimo, molto impegnativo, stancante, ma gli applausi e la partecipazione del pubblico mi hanno ripagato di tutto. Sicuramente sentivo una doppia responsabilità perché il mio show è stato scelto per il primo giorno della ripartenza di Diadema, e questo per me è stato un grande onore.”
Che artista è oggi Dave Ruda?
“Posso dire, ad oggi, di essere un artista in crescita, in continua evoluzione. L’esperienza nei teatri delle navi da crociera è sicuramente molto forte, ma anche estremamente formativa. In questi anni su Costa ho avuto modo di essere seguito da professionisti, di avere a che fare con colleghi e spettatori provenienti da diverse parti del mondo, di conoscere lingue diverse e di ampliare i miei orizzonti, affrontando anche nuovi mondi musicali. Mi viene da sorridere pensando al Davide di tanti anni fa, che tutti già chiamavano Dave e che rockeggiava nei locali e palchi in giro per la Sardegna e probabilmente non avrebbe mai pensato, un giorno, di poter fare un’esperienza simile; ma tutta quella gavetta ha contribuito a creare l’artista che sono oggi.”