Credo di aver temporeggiato troppo per farmi forza ed esprimere il mio pensiero.. non ho mai avuto problemi a scrivere 2 righe, ma ora lo faccio con le mani tremanti e le lacrime agli occhi. Gli stessi occhi lucidi e stanchi che si socchiudono e vedono te Davide Calvia. Non mi capacito nel pensare a quanta sofferenza puoi aver vissuto nei tuoi ultimi attimi di vita, forse troppa, a differenza delle nostre 256 ore di ansia, angoscia, agonia, pensieri sovrastanti ma mai, senza perdere la speranza di poterti riabbracciare. Davvero non mi do pace per l'accaduto.. davvero non meritavi tutto questo!”

Sono parole struggenti quelle di Nadia Calvia, sorella di Davide, il 38enne ritrovato morto a Castelsardo, sugli scogli del Villaggio Rasciada alle 7,30 dello scorso 22 aprile dopo che risultava a seguito di un incidente in barca nel Golfo dell'Asinara mentre si trovava col cugino, Giovanni Pinna. 

Quest'ultimo, ritrovato in condizioni critiche 24 ore dopo in una spiaggia del litorale di Sorso, aveva raccontato agli inquirenti che la barca a bordo della quale era impegnato in una battuta di pesca con Calvia era affondata per cause non ancora chiarite. In merito alla vicenda rimangono ancora tanti punti oscuri e gli investigatori lavorano senza sosta per ricostruire nel dettaglio l'accaduto.

Nadia, con il cuore a pezzi, ha affidato le proprie parole al gruppo Facebook “Insieme per Davide Calvia”, che ha aperto per cercare il fratello durante i giorni successivi alla scomparsa e al quale si sono iscritte in pochissimo tempo oltre 2000 persone.

Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle ricerche, amici, parenti, persone che nemmeno ci conoscevano! Ringrazio la Capitaneria di Porto e i Carabinieri di Porto Torres. Ringrazio il Campo Volo di Platamona, i sommozzatori, i giornalisti (ma solo quello veri) e mi scuso se con i pensieri frastornati dimentico qualcuno – prosegue il ricordo della sorella devastata da dolore - Oggi, come 12 giorni fa, sto male. Ma oggi, posso almeno darmi pace per sapere dove piangerti Fratello Mio.. e Fratello di Tutti Noi, come dissi in un altro post.

Voglio Ricordarti con quella tua voglia di affrontare le cose, con quella voglia di ridere e far sorridere.. Voglio Ricordarti mentre suoni la chitarra e ci canti le canzoni.. e come avresti detto tu: 'AJOH, FALLA ANDÀ CHISSA CHITERRA'. Ora suona in Paradiso, Canta tra gli Angeli.. e non fare lo stravagante anche lì Dà.. perché è così che voglio Ricordarti.. è così che NON VOGLIO DIMENTICARTI”.