I Consiglieri regionali dei Progressisti, Antonio Piu e Gianfranco Satta, hanno presentato un’interrogazione in Consiglio regionale sui disservizi segnalati dai pazienti del Day Hospital oncologico dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari. 

L’iniziativa nasce dal fatto che, rimarcano Satta e Piu, “I pazienti del Day Hospital oncologico dell'AOU di Sassari, soggetti già provati dai trattamenti terapeutici, si trovano negli ultimi tempi a dover affrontare una serie di disagi come ad esempio la discontinuità nella somministrazione della terapia, le lunghe attese o l’essere costretti a sottoporsi alle terapie infusionali su semplici sedie per mancanza di posti sufficienti, in un ambiente dove si registra sempre di più una generale, progressiva e inesorabile carenza di personale sanitario”.

“Si consideri, come esempio, che la farmacia per via di suddetta carenza degli organici non riesce a fornire i medicinali se non dopo le dieci del mattino, causando un ulteriore ritardo nella somministrane delle terapie”, hanno aggiunto.

A loro modo di vedere “Queste problematiche pongono così gli oltre 300 pazienti del Day Hospital oncologico dell'Aou di Sassari, obbligati a lottare contro la malattia, a doversi anche scontrare contro la burocrazia e un’organizzazione insufficiente delle strutture sanitarie”.

“Per comprendere meglio la situazione – hanno rimarcato i due Consiglieri – di precarietà in atto, si consideri che le attività vengono svolte in una sede transitoria. Infatti, il trasferimento temporaneo del Day Hospital oncologico dalle cliniche di San Pietro al terzo piano della Clinica di Malattie infettive ha avuto inizio nel 2017 e a tutt’oggi non risulta concluso”.

“Si resta, purtroppo, pertanto ancora in attesa dell’assegnazione della nuova sede presso l’Ospedale Santissima Annunziata. Per tali ragioni – concludono –, appare urgente e non più differibile un intervento tempestivo e risolutivo del Presidente della Regione e dell'Assessore Regionale dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale, al fine di scongiurare l'ennesimo episodio di disservizio della sanità sassarese che va a discapito di una comunità e di un territorio già ampiamente penalizzati sotto il profilo della tutela del diritto fondamentale alla salute”.